domenica 17 marzo 2013

Recensione di Brûlant di Anita Borriello




TITOLO: Brûlant






AUTORE: Anita Borriello



È diventato luogo comune dire che leggere un libro fantasy ai giorni nostri equivale a leggerli tutti con piccolissime differenze da parte degli autori che spesso si traducono nella scelta da parte della schiera maschile verso il classic o epic fantasy, mentre quella femminile verso l'urban e il paranormal romance.

Per quanto ci sia un fondo di verità soprattutto per le firme delle medio/grandi Case Editrici, nell'oceano dei piccoli autori nostrani c'è molta più originalità di quel che mi aspettassi e che, ahimè, il più delle volte viene ignorata dal grande circuito. Il libro di cui sto per fare la recensione cade proprio a fagiolo: sto parlando di Brûlant di Anita Borriello.

Troppe volte ho letto trame scritte a casaccio, senza un minimo di ricerca di notizie, benché fantastiche, diventate quasi leggende metropolitane  da cui si attinge quotidianamente. Non è assolutamente il caso di Brûlant, dove la nostra Anita Borriello mette su carta la sua erudizione in fatto di streghe e paganesimo.

Già signori e signore, parliamo di vere e proprie streghe, non quelle maligne o buone delle fiabe, ma di spiritualiste professanti in congreghe di tutto il mondo che contribuiscono a mantenere equilibri karmici con riti e invocazioni. L'ostico compito di far conoscere una realtà così particolare ha indirizzato l'autrice verso la scrittura di un romanzo che fosse accessibile a tutti.

Ed ecco che compaiono i protagonisti Christian e Brigitte con la loro storia che la nostra Anita usa ad arte come pretesto per parlare di un argomento molto più profondo e introspettivo facendone una lettura piacevole e leggera, una lettura a cui, probabilmente, una persona comune non si sarebbe avvicinata.

Questa recensione non serve per far conoscere Brûlant al popolo di lettori che lo conoscono già, ma per ringraziare e riconoscere un merito all'autrice nell'aver parlato di un argomento serio quale la spiritualità in termini diversi, arrivando attraverso la fantasia e in punta di piedi, senza cadere necessariamente nella diatriba religiosa che da sempre viene menzionata quando si parla di spirito.

A voi una frase che credo identifichi al meglio quello che il libro incarna.




 Le Brûlant nacquero durante il basso medioevo a Parigi per amore della conoscenza e dell’evoluzione spirituale; all’epoca questi due termini, che oggi sono antitetici, avevano lo stesso significato ed erano un privilegio che pochi potevano permettersi.

Analizzando il contesto sociale, politico e culturale in cui è nata la sorellanza è facile comprenderne il perché: non bastavano le poche, incoerenti risposte che venivano date alle domande che la gente poneva. 

Grazie alle fondatrici, una cerchia di sette donne, oggi conserviamo alcuni dei più antichi manoscritti esistenti. La maggior parte di questi riportano le tradizioni riportate oralmente
di generazione in generazione dalla notte dei tempi.
Nei secoli il numero delle sacerdotesse è cresciuto in maniera esponenziale, rendendo necessaria la creazione di altre due sedi oltre l'originaria parigina. Oggi quindi, ne abbiamo anche una a Praga e a Roma. Cento donne nel mondo sanno la verità, vivono con questo fardello nell'attesa della ricompensa.

Evolvere spiritualmente non è semplice come bere una birra con gli amici: è un processo lento che richiede secoli. viviamo le nostre vite con dedizione e sacrificio per migliorare noi stesse e, di conseguenza, tutto ciò che ci ruota attorno.


VOTO:

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