mercoledì 4 dicembre 2013

Traduzione Capitolo 37 di Lover at Last di J.R.Ward


Lover at Last

37


Mentre Blay faceva girare l'anello col simbolo della sua famiglia attorno all'indice, la sigaretta accesa nell'altra mano bruciava gentilmente, e il culo gli si intorpidiva... e nessuno entrò dalle porte del vestibolo.

Seduto sull'ultimo gradino dalla grande scalinata della magione, non avrebbe mantenuto la promessa fatta a sua madre di andarli a trovare.

Non quella sera, almeno. Dopo tutta la follia della sera precedente, con quell'atterraggio di emergenza e la successiva tragedia, Wrath aveva ordinato sia alla Confraternita che ai soldati di prendere ventiquattrore di riposo. Per cui tecnicamente, avrebbe dovuto chiamare i genitori e dire a sua madre di tirar fuori la mozzarella e la salsa alla bolognese.

Ma non c'era la benché minima possibilità che lasciasse la casa. Non dopo aver sentito strepitare dalla stanza di Layla, e poi vederla trasportata di gran carriera giù per la scalinata.

Naturalmente, Qhuinn era al suo fianco.

John Matthew no.

Quindi qualunque cosa fosse successa aveva apparentemente surclassato la condizione dell'ahstrux nohtrum, il che significava... che lei stava perdendo il bambino.

Solo qualcosa di talmente serio avrebbe avuto la precedenza.

E mentre continuava a starsene seduto, con nessuna preoccupazione a fargli compagnia, ovviamente la sua mente decise di peggiorare le cose: merda, era davvero andato a letto con Qhuinn la scorsa notte?

Tirando una lunga boccata di fumo dalla sua Dunhill, esalò imprecando.

Era successo davvero?

Dio, quella domanda gli stava rimbalzando nel cranio da quando si era risvegliato da quel sogno a luci rosse con un'erezione che sembrava credere che l'altro maschio stesse dormendo al suo fianco.

Rivedendo le scene, per la centesima volta, tutto ciò a cui riusciva a pensare era... quando si dice un piano che fa cilecca. Dopo aver voltato le spalle a Qhuinn mentre era in ginocchio davanti a lui, era tornato nella sua stanza a fare avanti e indietro, una discussione nella sua testa a cui non era interessato, gli stava trasformando il cervello in foie gras.

Ma aveva preso la decisione giusta andandosene. Davvero. Sul serio.

Il problema era che non l'aveva bloccato. Durante le ore diurne, l'unica cosa che era riuscito a pensare fu la volta in cui venne beccato da suo padre mentre rubava un pacchetto di sigarette a un doggen della famiglia. Era stato un giovane pretrans, e come punizione, il padre l'aveva fatto sedere fuori a fumare ognuna di quelle Camel senza filtro. Era stato disgustosamente male, e ci erano voluti un anno o due prima che avesse lo stomaco di dare una ripassata al fumo.

Quindi quello era stato il nuovo piano.

Aveva desiderato Qhuinn per così tanto tempo, ma era stato solo ipotetico, distribuito nelle sue fantasie in modo che non potesse gestirle. Non tutto insieme, non il totale sovraccarico, roba da palla da demolizione - e avrebbe dovuto sapere dannatamente bene che nella vita reale, Qhuinn non si sarebbe tirato indietro o prenderla con calma. Il  "piano" era stato quello di avere l'attuale esperienza e imparare che quello era solo sesso rude. Oppure diamine, scoprire che non era nemmeno buon sesso.

Non dovevi fumare tutte le sigarette in un pacchetto... e volerne ancora.

Gesù Cristo onnipotente, era stata la prima volta in cui la realtà aveva superato la fantasia, in assoluto la miglior esperienza erotica della sua vita.

In seguito, tuttavia, la dolcezza che Qhuinn aveva mostrato era stata insopportabile.

Infatti, quando Blay ricordò la tenerezza, scattò in piedi e prese a marciare attorno all'albero di mele - come se avesse un posto dove andare.

In quel momento le porte si aprirono. Comunque non quelle del vestibolo.

Quelle della biblioteca.

Mentre guardava da sopra la spalla, Saxton uscì dalla camera. Stava da schifo, e non solo perché, vista la velocità di guarigione del maschio, aveva ancora dei residui di gonfiore alla mascella grazie all'attacco di Qhuinn.

Buona questa, pensò Blay. Un modo per esprimere delusione verso il comportamento di qualcuno: lascia che tirino fuori tutta la cazzo di merda che hai dentro dopo che hanno provato a strangolare il tuo ex.

Davveeeeero elegante.

"Come stai? chiese Blay, e non per fare conversazione.
Era un sollievo vedere che Saxton si avvicinava. Guardarlo negli occhi. Vedere un piccolo sorriso come se fosse determinato a fare uno sforzo.

"Sono esausto. Affamato. E irrequieto."

"Ti andrebbe di mangiare qualcosa con me?" disse Blay senza riflettere. "Mi sento proprio come te, e la sola cosa di cui non posso fare a meno è il bisogno di cibo."

Saxton annuì e mise le mani nelle tasche dei pantaloni. "È un'idea stellare."

E così finirono insieme in cucina al malconcio tavolo in legno di quercia, seduti fianco a fianco. con un sorriso felice, Fritz entrò immediatamente in modalità provvedereilsostentamento e sai cosa? Dieci minuti dopo il maggiordomo servì loro una ciotola fumante di stufato di carne, una croccante baguette da dividere, una bottiglia di vino rosso e un pezzetto di burro dolce su di un piattino.

"Torno subito, padroni," disse il maggiordomo con un inchino. Poi scacciò via chiunque fosse nella stanza, dal doggen che preparava le verdure a quelli che pulivano l'argenteria, a quelli che pulivano la finestra nell'alcova alle spalle.

Mentre la porta si chiudeva dietro l'ultimo membro del personale, Saxton disse, "Ci manca solo una candela e sarebbe un appuntamento." Il maschio si chinò sul tavolo e cominciò a mangiare con dei modi perfetti. "Beh, suppongo che avremmo bisogno di qualche altra cosa, non è vero?"

Blay spostò lo sguardo mentre tirava fuori le sigarette. Anche con le borse sotto agli occhi e la maggior parte della ecchimosi ormai quasi svanita sul collo, l'avvocato era un bel vedere.

Perché diavolo non poteva -

"Non dire di nuovo che ti dispiace," Saxton si pulì la bocca col tovagliolo e sorrise. "Davvero non è necessario, né appropriato."

Seduto accanto al ragazzo, sembrava tanto improbabile che si fossero lasciati quanto il fatto che fosse stato con Qhuinn. Le ultime due notti erano trascorse sul serio?

Beh, certo che sì. Quello che era successo con Qhuinn non sarebbe avvenuto se lui e Saxton fossero stati insieme. Di questo era più che sicuro - era una cosa su cui farsi una sega di nascosto, ed già abbastanza brutto. Uno spinello completo? In Nessun Cazzo di Modo.

Merda, a dispetto del fatto che lui e Saxton si erano lasciati, si sentiva come se dovesse confessare la trasgressione... anche se Qhuinn aveva ragione, Saxton era già passato oltre nel vero senso della parola.

Mentre mangiavano in silenzio, Blay scosse la testa, anche se non gli era stata posta una domanda e non c'era alcuna conversazione. Non sapeva cos'altro fare.

Qualche volta i cambiamenti nella vita avvenivano talmente in fretta, e con una tale furia, che non era possibile tenere il passo con la realtà. Ci voleva tempo perché le cose si stabilizzassero, affinché il proprio equilibrio si fissasse solo dopo un periodo in cui il tuo cervello sciabordava contro le mura della tua testa. Lui era ancora in quella zona.

"Ti è mai capitato che le ore ti sembrassero anni?" disse Saxton.

"O forse decenni. Sì. Assolutamente." Blay distolse di nuovo lo sguardo. "Stavo pensando esattamente la stessa cosa."

"Che coppia macabra che siamo."

"Forse dovremmo vestirci di nero."

"Bracciali?" sbottò Saxton.

"Completamente, dalla testa ai piedi."

"Che cosa me ne farò dei miei accessori colorati?" Saxton diede un colpetto al foulard di Hermès color arancio. "Inoltre, uno può essere dotato di qualsiasi cosa."

"Di sicuro spiega la teoria che c'è dietro le griglie ingioiellate per denti."

"I fenicotteri di plastica rosa."

"Il marchio di Hello Kitty."

All'improvviso, entrambi eruppero in una risata. Non era nemmeno divertente, ma non era quello il punto. Lo era rompere il ghiaccio. Tornare a un nuovo tipo di normalità. Imparare a relazionarsi in un modo diverso.

Mentre tutto finiva in una risata, Blay mise un braccio attorno alle spalle del maschio e gli diede un veloce abbraccio.

Ed era piacevole che Saxton si fosse avvicinato per un breve momento, accettando ciò che gli stava offrendo. Non era che Blay pensasse che era solo perché erano seduti insieme, dividevano un pasto, e facevano due risate, tutto all'improvviso ogni cosa stava per filare liscio. Non proprio tutto. Era imbarazzante pensare che Saxton era stato con qualcun altro, e totalmente incredibile che lui avesse fatto lo stesso - soprattutto visto chi era stato.

Non passavi dall'essere amanti per un anno a essere i migliori amici del mondo in un giorno o due.

Potevi, tuttavia, cominciare a percorrere una nuova strada.

E a mettere un piede avanti all'altro.

Saxton avrebbe sempre avuto un posto nel suo cuore. Il rapporto che avevano condiviso era stato il primo che avesse avuto - non solo un maschio, ma con qualcuno. E c'erano stati un sacco di bei momenti, cose che avrebbe portato con sé come ricordi che valeva la pena occupassero spazio nel suo cervello.

"Hai visto i giardini sul retro?" chiese Saxton mentre gli offriva il pane.

Blay ne prese un pezzo e poi passò il piatto col burro mentre Saxton ne prendeva un po'.

"Sono messi male, non è vero?"

"Ricordami di non provare mai a togliere le erbacce con un Cessna."

"Tu non hai un giardino."

"Beh, se mai l'avrò." Saxton si versò del vino nel bicchiere. "Vino?"

"Grazie."

E andò così. Tutto il tempo, dallo stufato fino al peach cobbler che miracolosamente apparve dinanzi a loro grazie al perfetto tempismo di Fritz. Quando l'ultimo morso venne ingoiato e l'ultima briciola pulita da un tovagliolo, Blay si appoggiò ai cuscini della panca incorporata e fece un profondo respiro.

Che rappresentava molto più di uno stomaco pieno.

"Bene," disse Saxton, sistemando il tovagliolo affianco al piatto da dolce, "credo proprio che andrò a farmi quel bagno di cui ho parlato notti fa."

Blay aprì la bocca per far notare che i sali da bagno preferiti dal maschio erano ancora nella sua stanza. Li aveva visti nell'armadietto quando aveva preso il necessario per radersi.

Ma... non era sicuro di dirlo. E se Saxton avesse pensato che gli stava chiedendo di andare a fare il bagno da lui? Era decisamente un promemoria di quanto le cose fossero cambiate - e perché? E se -

"Ho questo nuovo prodotto a base di olio che sto morendo dalla voglia di provare," disse Saxton scivolando fuori dal suo lato della panca. "È finalmente arrivato d'oltreoceano con la posta di oggi. Lo aspettavo da secoli."

"Sembra fantastico."

"Non vedo l'ora."

Saxton si sistemò la giacca sulle spalle, mise i polsini a posto, e poi alzò una mano in segno di saluto, uscendo senza alcun segno di difficoltà o sofferenza sul volto.

Cosa che in realtà aiutava molto.

Piegando il proprio tovagliolo, lo sistemò di fianco al piatto, e mentre si allontanava dal tavolo, allungò le braccia sopra la testa e s'inarcò all'indietro, la spina dorsale schioccò in maniera davvero piacevole.

La tensione sarebbe tornata a pervaderlo nell'istante stesso in cui avrebbe rimesso piede nell'ingresso.

Che diavolo stava succedendo con Layla?

Dannazione, non era che potesse chiamare Qhuinn. La tragedia non era la sua o qualunque cosa a cui fosse collegato: quando la notizia della gravidanza era venuta fuori, non era stato diverso dagli altri nella casa che avevano visto e sentito lo spettacolo e non c'erano dubbi sulla sua preoccupazione - ma non aveva il diritto di chiedere aggiornamenti.

Peccato che la sua pancia piena non l'avesse bevuta. Il pensiero di Qhuinn che perdeva il bambino era sufficiente a fargli considerare la posizione di ogni stanza da bagno. Giusto nel caso che un conato di vomito minacciasse di voler fuggire dalla gola.

Alla fine, si ritrovò nella sala d'attesa al secondo piano a camminare avanti e indietro. Come suo punto a favore, non aveva problema a sentire la porta d'ingresso, eppure non era come se stesse aspettando che si aprisse -

Le doppie porte dello studio di Wrath si spalancarono e ne uscì John Matthew - dal santuario del re.

Immediatamente, Blay attraverso la sala d'attesa, per vedere se forse il ragazzo aveva saputo qualcosa - ma si fermò non appena lanciò uno sguardo all'espressione di John.

Chiuso in pensieri profondi. Come se avesse ricevuto una notizia personale di tipo scioccante.

Blay fece un passo indietro mentre l'amico se ne andava nella direzione opposta, scendeva nella galleria delle statue, senza dubbio per sparire nella sua stanza.

Sembrava che anche altri problemi minassero le vite altrui.

Fantastico.

Con una lieve imprecazione, Blay lasciò il suo amico e riprese il suo inutile camminare... e aspettò.



*    *    *



Lontano a sud, nella città di West Point, Sola era pronta a entrare al secondo piano della casa di Ricardo Benloise, attraverso una finestra alla fine del corridoio principale. Erano passati mesi da quando era stata lì, ma lei era sicura del fatto che il contatto nella sicurezza che aveva manipolato con cura era ancora suo amico.

C'erano due chiavi per irrompere con successo in ogni casa, edificio, albergo o struttura: la planimetria e la velocità.

E lei aveva entrambi.

Dondolando dal cavo che aveva lanciato sul tetto, mise una mano nella tasca interna del proprio parka, tirò fuori un dispositivo e lo sistemò all'angolo destro della finestra saliscendi. Attivando il segnale, attese, fissando la piccola luce rossa che brillava sullo schermo di fronte a lei.

Se per qualche ragione non cambiava, sarebbe dovuta entrare attraverso una finestra dell'abbaino che affacciava sul lato del giardino - il che sarebbe stato una vera spina nel fianco -

La luce divenne verde senza un rumore, e lei sorrise tirando fuori altri attrezzi.

Prese una ventosa, la spinse al centro del vetro immediatamente sotto la maniglia e poi fece un cerchio attorno alla ventosa col suo tagliavetro. Una veloce spinta in avanti ed ecco lo spazio per far entrare il braccio.

Dopo aver lasciato cader gentilmente sulla guida orientale il cerchio di vetro, infilo la mano in alto poi intorno, rilasciò l'aggeggio in ottone che teneva la finestra chiusa e fece scivolare la fascia in su.

Aria tiepida la salutò, come se la casa fosse felice di rivederla.

Prima di entrare, guardò in basso. Guardò verso l'auto e si allungò per vedere cosa poteva esserci nei giardini sul retro.

Si sentiva osservata... non tanto quando stava guidando in città, ma non appena aveva parcheggiato e inforcato gli sci. Non c'era nessuno nei paraggi, comunque - non che potesse vedere, in ogni caso - e dato che la consapevolezza era una necessità fondamentale sul lavoro, la paranoia era una pericolosa perdita di tempo.
Quindi doveva chiudere con quella merda.

Tornando in gioco, si allungò con le mani guantate e spinse il culo e le gambe oltre e attraverso la finestra. Allo stesso tempo, allentò la tensione del cavo così da far entrare lentamente in casa il corpo. Atterrò senza il minimo rumore, grazie non solo al tappeto che correva lungo tutto il lungo corridoio, ma anche alla scarpa dalla suola morbida.

Il silenzio era un altro importante requisito quando volevi portare bene a termine un lavoro.

Si fermò dov'era per un breve momento. In casa non c'era alcun rumore - ma non  significava necessariamente qualcosa. Era sicurissima che l'allarme di Benloise fosse silenzioso e ovviamente il segnale non sarebbe arrivato al locale e nemmeno alla polizia: gli piaceva gestire le cose privatamente.

E Dio sapeva, col tipo di muscoli che assumeva, quanta forza bruta ci fosse lì intorno.

Tuttavia fortunatamente lei era brava nel suo lavoro, e Benloise e i suoi scagnozzi non sarebbero tornati a casa prima che il sole sorgesse - viveva la vita di un vampiro, dopotutto.

Per qualche ragione, la parola che iniziava per V le fece pensare all'uomo che si era presentato vicino alla sua auto ed era scomparso come per magia.

Pazzia. Ed era l'unica volta tra i suoi ultimi ricordi che qualcuno le aveva dato una pausa. Infatti, dopo essersi confrontati in quel modo, stava decidendo di non tornare più alla casa di vetro sul fiume - sebbene ci fosse un fottuto fondamento logico per quello. Non era preoccupata di venir ferita fisicamente. Dio sapeva quanto fosse capace di difendere se stessa.

Era l'attrazione.

Più pericolosa di ogni pisola, coltello o pugno, per quanto la riguardava.

Con passi agili, corse lungo il tappeto, saltando sulle punte dei piedi, dirigendosi alla camera da letto principale che dava sul giardino sul retro. La casa profumava esattamente come ricordava, legno vecchio e cera per mobili, e sapeva di doversi tenere alla sinistra della guida. Nessun cigolio in quel modo.

Quando entrò nella suite principale, la pesante porta di legno era chiusa, e lei tirò fuori il grimaldello prima ancora di provare la maniglia. Benloise era patologico riguardo due cose: la pulizia e la sicurezza. La sua impressione, però, era che l'ultima era più importante alla galleria nel centro di Caldwell che lì in casa sua.

Dopotutto, Benloise non teneva sotto il suo tetto nient'altro che opere d'arte assicurate fino all'ultimo centesimo, e lui stesso - quando c'erano una moltitudine di guardie del corpo e pistole con lui.

Infatti, probabilmente era quello il motivo per cui faceva il gufo notturno in centro. Significava che la galleria non era mai incustodita - era presente dopo l'orario di chiusura,  e il suo personale per gli affari leciti era là durante il giorno.

Come topo d'appartamento lei sicuramente preferiva stare in posti vuoti.

Per concludere, lavorò sulla serratura della porta, l'aprì ed entrò dentro. Prese un respiro profondo, l'aria era intrisa dal fumo di tabacco e l'acqua di colonia di Benloise.

Per qualche motivo la combinazione le fece pensare ai film in bianco e nero di Clark Gable.

Con le tende chiuse e senza alcuna luce, era buio pesto, ma si era portata dietro delle fotografie della disposizione della stanza che aveva scattato quando era venuta a quella festa, e Benloise non era il tipo d'uomo che spostava le cose. Diavolo, ogni volta che una nuova opera d'arte veniva installata alla galleria, poteva praticamente sentire l'agitazione sotto la sua pelle.

La paura del cambiamento era una debolezza, diceva sua nonna.

Ma di sicuro rendeva le cose più facili a lei.

Rallentando, fece dieci passi in avanti in quello che era il centro della stanza. Il letto sarebbe stato alla sinistra contro il lungo muro, come il passaggio ad arco che portava al bagno e le porte per la cabina armadio. Di fronte a lei c'erano le lunghe finestre che si affacciavano sui giardini. A destra ci sarebbe stato un cassettone, una scrivania, delle sedie, e un camino che non veniva mai usato perché Benloise odiava l'odore del fumo da legna.

Il pannello dell'allarme era situato tra l'ingresso al bagno e la testiera decorata del letto, accanto a una lampada che era a un metro dal comodino.

Sola ruotò sul posto. Fece quattro passi avanti. Cercò col piede il letto - lo trovò.

Passo di lato, uno, due, tre. in avanti lungo il fianco dle materasso taglia king. Un passo al lato per raggiungere il tavolo e la lampada.

Sola allungò la mano sinistra...

Ed ecco il pannello dell'allarme, proprio dove doveva essere.

Togliendo la copertura, usò la torcia stilo, che tenne tra i denti, per illuminare il circuito. Prendendo un altro dispositivo dallo zaino, collegò cavo con cavo, intercettò i segnali e con l'aiuto della miniatura di un laptop e un programma che aveva elaborato un suo amico, creò e chiuse il circuito nel sistema d'allarme stesso, fino a quando il router fosse stato in posizione, i sensori di movimento che stava per escludere non l'avrebbero registrato.

Per quanto riguardava la scheda madre, nulla sarebbe andato per il verso storto.

Lasciando penzolante il laptop sulla connessione, uscì dalla stanza, andò all'ingresso e scese le scale verso il primo piano.

La decorazione del posto dava proprio l'idea della vita di Benloise, perpetuamente pronta per uno scatto fotografico su una rivista - anche se, ovviamente, l'uomo proteggeva la sua privacy fin troppo attentamente affinché la sua casa non venisse mai fotografata per il pubblico consumo. Con piedi svelti, passò attraverso l'ingresso principale, il salotto sulla sinistra, e andò nel suo studio.

Camminando nella semi oscurità, avrebbe preferito togliersi di dosso il suo parka bianco su bianco da camuffamento e i pantaloni effetto neve - fare tutto questo nella sua tuta nera era un cliché tuttavia pratico.
Non aveva tempo, pensò, ed era più preoccupata riguardo all'esser avvistata fuori nel paesaggio invernale che dentro una casa vuota.

Lo spazio privato da lavoro di Benloise era, come ogni altra cosa sotto quel tetto, più decorativa che funzionale. Non usava la grande scrivania, o si sedeva al mini trono, oppure leggeva qualcuno dei libri dalla copertina in pelle sulle mensole.

Eppure, passava di lì. Una volta al giorno.

In un candido momento, le aveva detto che prima di uscire ogni notte, lui attraversava tutta la casa, guardando tutte le sue cose, ricordando la bellezza delle sue collezioni e della casa.

Come risultato di quella conoscenza, e altre cose, Sola aveva compreso che l'uomo era cresciuto in povertà. Da un lato, quando parlavano in spagnolo o portoghese, il suo accento smentiva una sottile pronuncia di ceto basso. Dall'altro, la gente ricca non apprezzava il suo modo di fare.

Niente era raro per il ricco, e quello indicava che davano ogni cosa per scontata.

La cassaforte era nascosta dietro la scrivania in una sezione di una libreria che si apriva grazie a un bottone nascosto in un cassetto in basso sulla destra.

L'aveva scoperto grazie a una piccola telecamera nascosta che aveva sistemato in un angolo durante la festa.
Seguendo l'attivazione per il rilascio, una sagoma di un metro per un metro e mezzo dei ripiani venne avanti e scivolò di lato. Ed eccola: una tozza scatola d'acciaio, il riconobbe il creatore.

D'altronde, dopo aver scassinato ben più di un centinaio di quelle dannate cose, conoscevi i produttori intimamente. E lei approvava la sua scelta. Se avesse avuto una cassaforte, avrebbe preso quella - e sì, l'aveva assicurata al pavimento.

La fiamma ossidrica che tirò fuori dallo zaino era piccola, ma potente, e mentre accendeva la punta, la fiamma soffiò con un forte sibilo e un bagliore bianco blu.

Ci sarebbe voluto un po'.

Il fumo del metallo incandescente le irritava gli occhi, il naso e la gola, ma tenne la mano ferma mentre faceva un quadrato di circa sessanta centimetri per sessanta sul pannello frontale. Ad alcune casseforti era in grado di far saltare i portelli, ma il solo modo con una di questa era alla vecchia maniera.

Ci sarebbe voluta una vita.

Ma ce l'avrebbe fatta, pensò.

Mettendo da parte il pesante pezzo di porta, morse la fine della torcia a stilo e s'inclinò in avanti.

Un contenitore aperto conteneva dei gioielli, titoli azionari e dei luccicanti orologi d'oro che aveva lascito facilmente raggiungibili. C'era una pistola che era pronta a scommettere fosse carica. Niente soldi.

D'altronde, con Benloise, c'erano contanti ovunque, aveva senso che non si fosse preoccupato di mettere denaro nella cassaforte.

Dannazione. Non c'era nulla là dentro che valesse solo cinquemila dollari.

Dopotutto, con questo lavoro, voleva solo ciò che giustamente le spettava.

Con un'imprecazione, si sedette sui talloni. Infatti, lì dentro non c'era una dannata cosa al di sotto dei venticinquemila. E non era che potesse fare a metà un orologio da polso - perché come diamine avrebbe potuto monetizzarlo?

Passò un minuto.
Poi un secondo.

Vaffanculo, pensò riposizionando il pannello che aveva rimosso contro il lato della cassaforte e facendo scivolare la libreria al suo posto. Rialzandosi in piedi, si guardò intorno con la torcia stilo. I libri erano tutti prime edizioni, roba antica da collezionisti. Le opere d'arte sui muri non erano super costosi, ma difficili da convertire in denaro contante senza finire sottobanco... gente con cui Benloise era intimamente collegato.

Ma non se ne sarebbe andata senza i suoi soldi, dannazione -

All'improvviso, sorrise a se stessa, la soluzione era chiara.

Per molti secoli nel corso dell'umana civilizzazione, il commercio era esistito e aveva prosperato col sistema del baratto. Che voleva dire che un individuo scambiava merci o servizi per cose di uguale valore.

Per tutti i lavori che aveva svolto, non aveva mai considerato prima l'aggiunta conseguenti costi secondari dei suoi obiettivi: nuove casseforti, nuovi sistemi di sicurezza, più protocolli di sicurezza. Avrebbe scommesso che erano costosi - sebbene non tanto di più di quelli che di solito prendeva. Ed era entrata lì dando per scontato che quei costi addizionali sarebbero stati sostenuti da Benloise - il tipo di danni pecuniari per cui l'aveva imbrogliata.

Ora, pensò, erano arrivati al punto.

Ritornando verso le scale, guardò alle varie opportunità disponibili per lei... e alla fine, si diresse alla scultura di Degas di una piccola ballerina che era sistemata in un'alcova. La descrizione bronzea della ragazzina era il tipo di cosa che sua nonna avrebbe adorato, e forse ecco perché, di tutte le opere in quella casa, si era fiondata su quella.

La luce che era stata installato nel soffitto sopra la statua era spenta, ma il capolavoro continuava a brillare. In particolare a Sola piaceva la gonna del tutu, quella delicata e tuttavia rigida esplosione di tulle delineata dalla maglia metallica che catturava perfettamente ciò che avrebbe dovuto essere malleabile.

Sola sistemò la base della statua, ci avvolse le braccia attorno e tirò con tutta la sua forza ruotando la sua posizione di pochi centimetri.

Poi corse su per le scale, sganciò il router e il laptop dal pannello dell'allarme nella camera da letto principale, richiuse la porta, e uscì dalla finestra a cui aveva fatto un buco.

Dopo quattro minuti era di nuovo sui suoi sci a sfrecciare lungo la neve.


Nonostante il fatto che non ci fosse nulla nelle sue tasche, sorrideva mentre lasciava la proprietà.

39 commenti:

  1. Blay *-* *-* .....mi mancava pure john... chissà cosa è successo con wrath .....baci (fefy)

    RispondiElimina
  2. Grazie Christiana per questo lunghissimo capitolo in cui, finalmente, ritorna il nostro amato Blay!
    Comunque devo dire che anche Saxton mi piace sempre di più e spero che nei prossimi libri ci sia spazio per una sua storia d'amore.
    Ciao consorelle
    Dany

    RispondiElimina
  3. Ringrazio tutte x l'attesa... è stato lungo, no? E poteva mai capitarmi un capitolo breve coi problemi di ieri??? Nooooo! Ma ce l'ho fatta, va bene così!

    RispondiElimina
  4. Che bel capitolo, soprattutto la parte di Blay. Grazie Chri come sempre. Bella questa tensione in Blay che ti mette in uno stato di anticipazione, non vedo l'ora che rientri Quinn e loro siano di nuovo faccia a faccia. Saxton si è comportato da signore e spero la zietta riservi anche a lui una parte della saga ripercorrendo magari il suo rapporto con Blay che è stato esplorato veramente pochissimo. Di Sola posso dire che mi piacerebbe sapere di più sui suoi pregressi, perchè non riesco ad inquadrarla bene e non capisco quindi da dove parte il suo legame con i vampiri essendo lei umana da quanto ho capito. Sono perciò incuriosita al massimo. Speriamo che il libro esca presto che voglio passare il Natale in full immertion - Confraternita. Qualcuno sa la data di uscita? Baci consorelle, buona settimana: aspetto i commenti di tutte. Silva

    RispondiElimina
  5. Ciao Christiana mi spiace x i tuoi problemi idraulici che hai avuto! ora spero tutto apposto! e grazie del bel capitolone odierno su Blay e le sue riflessioni sugli ultimi avvenimenti e sul rapporto con Qhuinn che lo ha lasciato sconvolto - per quanto riguarda Sola anch'io come Silva vorrei sapere di più sul suo background visto che Assail in seguito si " interesserà " di lei - cambio argomento : per quanto riguarda l'uscita di Mondolibri - ieri dopo aver fatto una sfilza di di telefonate - ricerche - cose. Ecc ecc ho saputo che : il libro e' pronto a magazzino completato e imballato e non censurato!!! numero di codice Euroclub 824961 - sarà consegnato nei negozi il 17 dicembre da vendere poi il 18 dic e non prima per una politica di mercato della Mondolibri molto "furbetta" - quello che io dico e' che potevano dirlo subito e non farci stare così in ansia rimandando ogni 2 per 3 la data d'uscita - cosa brutta e poco seria ma tant'è!!! - vorrei andare avanti a raccontarti le "pere" che mi sono fatta ieri alla notizia della censura del libro! dire che ero incazzata nera e' niente!!! scusate il linguaggio ma ci sarebbe di peggio dopo una notizia così! Carissime tutte spero di essere riuscita a tranquillizzarvi un pochino - dai che ci siamo quasi ! Vi abbraccio Adele

    RispondiElimina
  6. Ade, la notizia mi fa molto piacere! Almeno abbiamo un riferimento, che sto giro si spera sia così, se no vado a prenderli, quelli là!! Grr..
    Passando al cappy. Oh, ritroviamo il nostro beneamato Blay! Concordo nel dire che Sax è un signore, ma è evidentemente anche più maturo. Potrei aggiungere che secondo me, quando ha lasciato Blay, lo aveva anche già "macinato" da tempo, nel senso che ci ragionava già e credo che questo lo abbia aiutato un pò in tal senso.
    Blay mi chiedo se riuscirà a "levarsi" di dosso quel lieve "risentimento" (che se anche non è proprio il suo termine.. ) verso Layla e lo spero. Razionalmente lo so che non ce l'ha con lei, però.. ci siam capite, no?
    Quanto a Sola la definirei, a modo suo, singolare. Sembra un sorta di Lupin dei nostri tempi, che prende solo quel che le spetta senza un centesimo di più. Devo dire che il suo personaggio non mi dispiace affatto. Poi sarei curiosa di conoscerla, di sapere qualcosa della sua vita. Nel capitolo in cui Assail inizia a seguirla e lei entra in casa sua, mi pare di ricordare che ci sia stato un riferimento a qualcuno che vive con lei. Può essere? Comunque ha anche un bel sesto senso, la ragazza! Si sente osservata. E ha ragione! Spero che quel falsone di Assail non le faccia qualche "scherzaccio".
    Detto ciò, Chris! Caspita, alla fine hai davvero postato ieri sera. Grazie per le tue fatiche e premure per noi!
    Un bacione grande a tutte! =) R

    RispondiElimina
  7. Volevo aggiungere un commentino per il pesce d'aprile di Chris : Brava ti e' riuscito alla perfezione x che io mi bevi tutto quelle che tu dici come se fosse sacro! ( stima incommensurabile ) e grazie alla fine di aver avuto pietà di noi! John evvvvvviva diventa fratello caro il mio cucciolo di casa!!! e poi Xcor e Layla si mettono insieme - notizia bomba x che non ci credevo più di tanto anche lo desideravo un sacco! cmq si presta a fantasie sfrenate : dove vivranno! come faranno! quando? perché ecc ecc - cribbio! ma e' fantastico! vi rendete conto? Che saga!!! La zietta e' un mostro di bravura a intrecciare la vita di tutti!!! Avete letto su FB che Lover at. Last ha ricevuto il premio come miglior libro del 2013! Uaaaaaauuuuuu! Consorelle questo natale il più bel regalo e' la lettura lenta lenta da gustare con tanta goduria ( chi purtroppo può) di questo mega romanzo che ci sta facendo penare dal mese di marzo!! Salve di nuovo bacioni Adele

    RispondiElimina
  8. Ah consorelle vi siete scatenate alla grande!
    Ok pienamente d'accordo nel dire che Saxton è un signore e anche io mi auguro che trovi l'amore ma quello vero e volete sapere il mio volo di fantasia?
    Magari potrebbe innamorarsi di iAm ed essere ricambiato in fondo del fratello di Trez nn sappiamo molto se nn che è silenzioso e che si è innamorato una volta ma di chi nn si sa..
    Ok vi starete chiedendo se mi faccio di funghi allucinogeni e la risposta è no ho solo una fervida immaginazione!
    Sola...accidenti a lei piccola ladruncola credo che il meglio debba ancora venire per lei e nn mi dispiacerebbe saperne di più sul suo conto!!
    Ora passiamo al pesce d'aprile..io mi chiedo come la Ward potrà mettere in atto la relazione tra Layla e Xcor perché ritengo improbabile che venga perdonato e dimenticato che fu proprio quest'ultimo l'ideatore dell'attentato a Wrath..
    Dovrà forse Layla rinunciare a tutto pur di stare con l'uomo che desidera?
    E la bambina con chi crescerebbe?
    E John..perchè è uscito dallo studio di Wrath con il broncio?
    In ultima analisi..la Ward a Cincinnati mi pare avesse detto che John mai sarebbe diventato un fratello..quindi?
    Mi piace, la storia si sta facendo sempre più complessa..
    Voi che ne pensate consorelle?
    Baci Giò

    RispondiElimina
  9. Grande Chri!!!!! Hai vinto contro il lavandino e contro il capitolo!!!!! GRAZIEEEEEE come al solito ci hai reso tutte felici...
    Blay...lo adoro...in effetti volevo proprio conoscere le riflessioni che hanno portato Blay a cambiare idea e a stare finalmente con Qhuinn...oltre all'amore ovviamente...adoro Blay a la sua tenera e riservata preoccupazione x quanto accade a Qhuinn e Layla e la loro bambina...
    Giro' carissima io vedrei bene Qhuinn e Blay ad allevare la bimba...e Layla così libera di stare con Xcor lasciandosi tutto e tutti alle spalle anche se non so se potrebbe mai abbandonare la figlia...però sarebbe una svolta interessante...
    Cara Zietta ma cosa avrà mai nella sua testolina? E chissà se la confraternita si aprirà mai alle donne... Payne e Xhex sarebbero delle sorelle fantastiche...
    Baci A tutte le consorelle con un po' di invidia x chi avrà presto il libro tra le mani... Titti

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Oh Payne e Xhex nella confraternita sarebbe fantastico perché così le vedremmo ancora di più!
      Io nn credo che Layla abbandonerà la bambina se così fosse ne rimarrei fortemente delusa..
      Leggevo su Facebook che una ragazza ha detto che da stamattina sul sito del club degli editori si può ordinare il libro!
      Acquistando Rizzoli nn mi sono preoccupata di controllare ma se qualcuno volesse guardare sul sito e vedere se la voce corrisponde al vero be' io vi ho rese partecipi di tale info!
      Ripeto sempre da prendere con le pinze..
      Baci Gio'

      Elimina
  10. Salve sono ancora Adele - volevo dire a Ross che Sola vive con sua nonna !!! - a Gio che anch'io mi faccio di funghi allucinogeni! Ahahahahaha x che di voli di fantasia ne faccio un sacco. - x esempio su iAm e Saxton concordo! e x ultimo vorrei sapere se anche la notizia che morirà un fratello e' vera o un altro " pesce " - secondo voi??? - ciao ciao Adele

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Oh mamma mia sta notizia che muore un fratello l'avevo letta su internet erano parole della Ward ma lei è così enigmatica..
      Forse era x tenerci sulle spine!
      Consorelle che ne pensate?
      Baci Gio'

      Elimina
    2. Ecco, grazie Ade! Vedi? Non mi ricordavo.
      Se vi può consolare, care mie, se sapeste le storie che elabora la mia mente contorta...! Pensereste subito di essere normali! XD XD eheheh.
      Da Romagnola Docg mi piacerebbe fare due chiacchiere di cucina con la mamma di Blay, però... Mmm! Va bhe.
      Baci! R =)

      Elimina
    3. A me nn dispiacerebbe condividere un po' di sana follia con te Ross o con qualunque altra consorella tutto pur di nn sentirmi una matta da internare..
      Facci un esempio da viaggione da confraternita Ross dai dai sono curiosa!
      Baci Gio'

      Elimina
    4. Quando parlo di storie, mi riferisco a cose che ho scritto, ma non sui fratelli. L'esempio te lo farei volentieri, ma preferirei via email. =)
      Baci ! R

      Elimina
  11. Qll della eventuale morte di un Fratello non è un pesce d'aprile... di dicembre, quel che è! Lo ha detto davvero, ma sarebbe da capire chi e in quale condizione!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Potrebbe trattarsi di una visione di V?magari la morte dell'ex di Xhex?
      Mhurder se nn sbaglio..
      Che dite?
      Io nn posso sopportare la morte di un fratello
      Gio'

      Elimina
  12. Eh, Gio, non posso darti torto! Sarebbe davvero brutto. Meglio Mhurder.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Tanto il mondo è già pieno di pazzi quindi se facessero fuori Muhrder che a follia sta messo bene nessuno piangerebbe anche se..la pazza innamorata della confraternita che è in me urla a gran voce FATEMI CONOSCERE MEGLIO MUHRDER!!!
      Ma detto questo meglio lui che V o Phury o Rhage o Thor..no!!
      Baci Gio'

      Elimina
    2. Non posso che darti ragione! =)

      Elimina
    3. Certo che Ross mi chiedevo quanto ancora dovremo aspettare x vedere John diventare un fratello..
      Queste attese sono estenuanti..che dite consorelle?
      Gio'

      Elimina
  13. Ma io spero che la Zietta scherzasse...adesso che sono aumentati di numero con Qhuinn ne fa morire uno???? Ma poi Mhurder tecnicamente è' ancora un fratello?? Perché quando Wrath decide di accogliere Qhuinn dice che 8 e' un buon numero...però non potrei proprio reggere la perdita di un fratello...e sono assolutamente contenta che la Zietta abbia deciso di non fare morire Sax mi piacerebbe tanto che anche lui trovasse un po' di felicità...
    Baci a tutte Titti

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Credo che Mhurder sia tecnicamente ancora un fratello nn è stato cacciato ma è lui che è scomparso x cui lo è di nome ma non di fatto un fratello intendo!
      O magari mi sto arrampicando sugli specchi..
      Baci Gio'

      Elimina
    2. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

      Elimina
  14. Veramente io ricordo che in un libro (non chiedetemi quale) si diceva chiaramente che Mhurder era stato cacciato. Sì, era un discorso del tipo che non era stato cacciato nessuno prima di lui o tranne lui, insomma. Ricordo chiaramente questo particolare, anche perchè mi ero riletta il passaggio per essere sicura di aver letto bene.
    baci R =)

    RispondiElimina
  15. Secondo me non è più un fratello...se con Qhuinn sono 8 e consideriamo Wrath un fratello i conti tornano...Wrath, Rhage, Z, V, Butch, Phury, Thor e Qhuinn...concordate con me?
    Baci Titti

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Allora bimba Giorgia ha fatto una ricerca e cito dal libro di Phury testuali parole " Era già capitato nella storia della Confraternita. Non spesso, però era capitato. Gli torno' in mente Murhder... Merda, si, probabilmente lui era stato l'ultimo espulso."
      È la scena in cui Wrath dice a Phury che nn è più un fratello giusto x intenderci!
      Perciò si Murhder fu proprio cacciato io mi ricordavo che dicevano che dopo aver perso il lume della ragione era poi scomparso quando aveva scoperto la vera natura di Xhex..ad ogni modo avevate ragione voi consorelle!
      Gio'

      Elimina
    2. Infatti, Titti, è così. Nel conto Wrath ci mette anche se stesso. =)

      Elimina
  16. Consorelle a livello di fantasia anche io viaggio parecchio. ...la notizia di john non può che rendermi felicissima...ma la notizia della possibile morte di un fratello mi mette ansia..non posso minimamente pensarci...certo non tutti sono i miei preferiti ma non riesco a credere di perdere qualcuno....oddio.....
    Sul fatto della censura evvaiiii speriamo bene..voglio il librooo
    Bacioni fefy

    RispondiElimina
  17. Ciao Fefy! Ehh.. sono sei l'unica a volere il libro!! Forza 18 dic, vedi di fare in fretta ad arrivare!

    RispondiElimina
  18. Io invece devo aspettare fino a febbraio..povera me!!
    Anche se mi piacerebbe sapere se Mondolibri fa anche gli ebook, qualcuno lo sa?
    Gio'

    RispondiElimina
  19. E io ti farò compagnia cara Gio' ...ma febbraio è così lontano...
    Benvenuta tra noi Fefy!!
    Baci Titti

    RispondiElimina
  20. In teoria anch'io dovrei aspettare febbraio, perchè ho tutti libri della Rizzoli. Dicevo 18 perchè spero di trovare il Pdf... Chissà! Anche se con la fortuna che ho.... mi sa che vi faccio compagnia, carissime. Baci R =)

    RispondiElimina
  21. Beh cara Ross ci sosterremo a vicenda...certo che se trovi il PDF...lo condividi con le tue care consorelle vero?
    Baci Titti

    RispondiElimina
  22. Allora un po' mi consola sapere che siamo già in 3 ad aspettare febbraio!
    Guardate nel caso avessi la botta di fortuna di trovare il PDF lo condivido volentieri tanto io ogni tanto guardo se riesco a trovarlo x l'ebook..
    Baci e buona notte consorelle!!
    Gio'

    RispondiElimina
  23. Idem, certo. Poi ho un'amica che di solito li trova in "zero-due". Vediamo e speriamo! =)
    Baci! R

    RispondiElimina