Lover at Last
26
"Quindi voi due pensate mai di
tornare a Caldwell?" chiese Blay a sua madre.
"Non lo so. Qui tuo padre va e
viene facilmente al lavoro ogni notte, e a entrambi piacciono la quiete e la
riservatezza della campagna. Pensi che sia più sicuro stare in città adesso
-"
Dal nulla, arrivarono delle urla
che penetrarono la porta chiusa della sua stanza. Parecchie urla.
Blay alzò lo sguardo e aggrottò la
fronte. "Ehi, Mahmen, mi spiace
dover chiudere, ma sta succedendo qualcosa in casa -"
La voce della femmina si abbassò, le
parole piene di paura. "Non state subendo un assalto, vero?"
Per un momento, quella notte nella
loro casa in Caldwell di un anno e mezzo prima gli si ripresentò sottoforma di
un frullino nello stomaco: la madre che fuggiva terrorizzata, il padre che
fronteggiava il nemico, la casa distrutta.
Sebbene le urla parevano aumentare,
non poteva riagganciare senza rassicurarla. "No, no, no, Mahmen - questo posto è a prova di
bomba. Nessuno può trovarci, e anche se potessero, non riuscirebbero a entrare.
È solo che qualche volta i Fratelli fanno questioni - sul serio, è tutto a
posto."
Almeno, sperava fosse così.
Sembrava proprio che le cose si stessero intensificando.
"Oh, che sollievo! Non posso
sopportare che ti succeda qualcosa. Va' a occupartene, e chiamami non appena
deciderai di venire a trovarci. Preparerò tutto e ti cucinerò una bella
lasagna."
A quella parola, iniziò ad avere
l'acquolina in bocca. E anche gli occhi gli si riempirono di lacrime. "Ti
voglio bene, Mahmen - e grazie. Lo
sai, per..."
"Grazie a te per avermi dato fiducia. Ora va' a vedere cosa sta succedendo e
stai attento. Ti voglio bene."
Una volta chiusa la comunicazione,
si alzò dal letto e andò alla porta. Quando andò nel corridoio delle statue,
era chiaro che qualcuno stava litigando nella parte principale della casa:
sentiva diverse voci maschili, e tutte avevano un volume così alto e portavano sopra
la scritta "emergenza".
Cominciando a correre, puntò
direttamente verso la balaustra del secondo piano-
Quando diede uno sguardo
nell'ingresso, non capì subito cosa stava guardando: c'era un insieme di
persone alla base della scala, tutte con le braccia in avanti, come se stessero
cercando di dividere due litiganti.
Solo che i litiganti non erano due
Fratelli.
Che cazzo? Stavano davvero cercando
di tirar via Qhuinn da dosso a Saxton...?
Gesù, quel violento bastardo aveva
le mani alla gola del cugino e stava, a detta del pallore sul viso del maschio,
per ucciderlo.
"Che diavolo stai
facendo!" urlò Blay mentre correva a rotta di collo giù per le scale.
Quando arrivò nella mischia,
c'erano troppi Fratelli in mezzo - e non erano di certo i tipi di maschi con
cui ti fai spazio a gomitate. Sfortunatamente, se qualcuno doveva far ragionare
Qhuinn, sarebbe stato lui. Ma come diavolo doveva attirare l'attenzione di
quell'idiota-
Ti
faccio vedere io, pensò.
Correndo attraverso l'ingresso,
ruppe il vetro di protezione del vecchio impianto anti incendio col pugno e
abbassò la leva.
All'istante, esplose il rumore,
l'acustica dei soffitti a cattedrale funse da amplificatore dell'allarme che
pareva il motore di un jet fuori controllo.
Fu come colpire dei cani che si
azzuffavano con un secchio d'acqua. Tutte le azioni si fermarono e le teste si
distrassero dal litigio, guardandosi attorno.
L'unico a chi non importò nulla era
Qhuinn. Era ancora alla gola di Saxton e stringeva forte.
Blay approfittò di tutto quel
ehi-cos'era e riuscì a passare.
Concentrandosi su Qhuinn, spinse la
sua faccia contro il muso del ragazzo. "Lascialo andare, ora."
Nel momento in cui la sua voce
venne riconosciuta, un'espressione di shock sostituì la fredda violenza sul bel
viso di Qhuinn - come se non si sarebbe mai aspettato di vedere Blay dalle sue
parti. E bastò solo quello. Un unico comando da parte sua e quelle mani
lasciarono la presa così in fretta che Saxton andò giù come un peso morto.
"Doc Jane! Manny!" urlò
qualcuno. "Chiamate un medico!"
Blay voleva urlare contro Qhuinn lì
e in quel momento, ma era troppo spaventato dalle condizioni fisiche di Saxton
per sprecare tempo in stronzate tipo che-cazzo-non-va-in-te: l'avvocato non si
muoveva. Prendendolo per il magnifico abito, Blay lo mise supino e controllò la
carotide con la punta delle dita, sperando di trovare un battito. Quando non
successe, spinse la testa di Saxton all'indietro e si abbassò per praticargli
la rianimazione cardiopolmonare.
Ma Saxton fece un colpo di tosse e
inspirò a fondo l'aria.
"Manny sta arrivando,"
disse Blay con voce roca, sebbene non sapesse se era vero. Ma andiamo, qualcuno doveva arrivare. "Resta
con me..."
Altri colpi di tosse. Altri
respiri. E il colore tornò piano su quel bellissimo, raffinato viso.
Con la mano tremante, Blay spostò
indietro una soffice ciocca di capelli dalla fronte che aveva toccato
tantissime volte. Mentre guardava in quegli occhi offuscati che lo fissavano,
avrebbe voluto sentire qualcosa nell'animo definirsi e modificare la sua vita
e...
Pregò per quel tipo di reazione.
Diamine, in quell'istante, avrebbe
barattato sia il passato che il presente per sentirla.
Ma questa sensazione semplicemente non
c'era. Rimpianto, rabbia per conto del maschio, tristezza, sollievo... li unì
tutti. Ecco quel che c'era, comunque.
"Ecco, lasciami
controllare," disse Doc Jane mettendo giù la borsa medica nera e
inginocchiandosi sul pavimento a mosaico.
Blay si fece indietro per dare
spazio alla shellan di V, ma restò
vicino, anche se non poteva fare nulla. Diamine, aveva sempre voluto studiare
medicina - ma non per poter resuscitare gli ex amanti perché qualche
psicopatico testa di cazzo aveva provato a strangolarli nel dannato ingresso
centrale.
Guardò Qhuinn. Il guerriero era
ancora trattenuto da Rhage, come se il Fratello non credesse che l'episodio era
concluso.
"Alziamoci in piedi,"
disse Doc Jane.
Blay era proprio lì, aiutò Saxton
ad alzarsi, lo sostenne, lo condusse alle scale. Entrambi stettero zitti mentre
salivano, e quando raggiunsero il secondo piano, Blay li portò nella sua stanza
come d'abitudine.
Accidenti.
"No, va bene," mormorò
Saxton. "Lasciami solo sedere qui per un minuto, okay?"
Blay pensò al letto, ma quando
Saxton s'irrigidì voltandosi in quella direzione, optò per la chaise longue.
Aiutò il maschio a sedersi e con
imbarazzo fece un passo indietro.
Nel silenzio che seguì, una rabbia
violenta lo colpì arrivando da chissà dove.
Adesso le mani tremavano per una
ragione diversa.
"Dunque," disse Saxton
con voce roca. "Com'è andata la tua serata?"
"Che diavolo è successo
laggiù?"
Saxton si allentò la cravatta,
sbottonò il colletto della camicia e prese un altro profondo respiro.
"Scaramuccia familiare, tutto qui."
"Stronzate."
Saxton spostò gli occhi esausti
altrove. "Dobbiamo proprio farlo?"
"Cosa è successo -"
"Credo che tu e lui dobbiate
parlare. E una volta che l'avrai fatto, non dovrò più preoccuparmi d'esser trattato
come un criminale."
Blay aggrottò la fronte. "Io e
lui non abbiamo nulla da dirci -"
"Col dovuto rispetto, i segni
attorno al mio collo suggeriscono tutt'altro.
* * *
"Come andiamo,
ragazzone?"
Dalla voce di Rhage che arrivava
all'orecchio di Qhuinn, era chiaro che il Fratello stesse controllando se la
tragedia fosse bella e finita. Non necessariamente. Nell'istante in cui Blay
gli aveva detto di smetterla con quella cazzata, il corpo di Qhuinn aveva
obbedito, proprio come se il ragazzo avesse il telecomando del suo televisore.
Gli altri stavano ancora
gironzolandogli intorno, lo controllavano, aspettando ovviamente se mostrava
intenzione di rincorrere Saxton e ripristinare la stretta mortale al suo collo.
"Stai bene?" sbottò
Rhage.
"Sì. Sì, sto bene."
Le barre d'acciaio attorno al suo
torace si allentarono fino a cedere del tutto. Poi una grande mano lo prese
sulla spalla e gli diede una stretta. "Fritz odia i cadaveri nell'ingresso
principale."
"Ma non c'è molto sangue con
lo strangolamento," obiettò qualcuno. "Ripulire sarebbe stato
facile."
"Solo una passata di cera
dopo," un altro intervenne.
Ci fu una lunga pausa a quel punto.
"Vado di sopra." Quando
gli sguardi attenti ricominciarono a susseguirsi, Qhuinn scosse la testa. "Non
per ricominciare. Lo giuro su mia..."
Beh, non aveva una madre, un padre,
un fratello, una sorella... o un figlio - anche se, con gran speranza,
quell'ultima cosa rientrava nel 'non ancora'.
"Non lo farò, va bene?"
Non attese ulteriori commenti.
Senza offesa, ma un incidente aereo e un tentato omicidio ai danni di uno dei
pochi parenti rimastigli era abbastanza per una notte.
Con un'imprecazione, si avviò al
secondo piano - e si ricordò che doveva ancora controllare Layla.
Tenendosi a destra in cima alle
scale, scese nella stanza degli ospiti in cui l'Eletta si era trasferita e
bussò dolcemente. "Layla?"
Nonostante stessero per avere un
bambino, non si sentiva a suo agio a entrare senza un invito.
Bussò di nuovo, un po' più forte.
Alzò anche la voce. "Layla?"
Doveva essere addormentata.
Tornando indietro, andò nella sua
stanza, superando lo studio di Wrath con le porte chiuse, e continuò per la
galleria delle statue. Una volta alla porta di Blay, non gli sarebbe servito a
nulla fermarsi e fissare quel dannato pannello di legno.
Gesù Cristo, aveva quasi ucciso
Saxton.
Sentiva ancora il bisogno di
portare a termine il compito.
Aveva sempre saputo che suo cugino
era una puttana - e odiava aver ragione su quel fatto. A che cazzo stava
pensando Saxton? Il ragazzo aveva il meglio del meglio nel suo letto ogni
dannatissimo giorno, e tuttavia in qualche modo, qualche scopata anonima in un
bar o in un club oppure nella fottutissima biblioteca comunale di Caldwell era
meglio di quello? O ancora, era necessario?
Infedele figlio di puttana.
Le mani si strinsero in pugni e lo
esaltò l'idea di entrare in quella stanza solo per spingere la faccia di Saxton
nella minestrina, poté a malapena contenere l'impulso.
Lascialo
andare, ora.
Dal nulla, la voce di Blay risuonò
nella sua testa ancora una volta, e sicuro come la morte, la violenza si placò.
Letteralmente, un istante prima era feroce, quello dopo totalmente calmo.
Strano.
Scuotendo la testa, andò nella sua
camera da letto, entrò e chiuse la porta.
Dopo aver acceso le luci col
pensiero, restò immobile, coi piedi incollati al pavimento, le braccia
ciondolanti come funi flosce, la testa penzolante alla sommità della spina
dorsale. Senza andare da nessuna parte.
Senza alcuna ragione, pensò a uno
degli amatissimi aspirapolvere Dysons di Fritz, messo nell'armadio di servizio
e lasciato al buio fino a quando qualcuno l'avrebbe tirato fuori per usarlo.
Fantastico. Era ridotto al livello
di un aspirapolvere.
Forse imprecò e ordinò a se stesso
di continuare a spogliarsi e andarsene a letto. La notte era stata una rottura
di palle dal tramonto e la buona notizia era che tutto il triste casino era
finalmente finito: le serrande erano chiuse, tenendo lontano il sole. La casa
era quieta e silenziosa.
Era giunto il momento di cadere in
fase REM e ricaricare i dati da capo.
Amaramente si tolse la maglietta e
grugnì a tutti i dolori e gli acciacchi e si ricordò che aveva lasciato il
giubbotto di pelle e le armi alla clinica. Vabbè. Ne aveva altre di scorta qualora
fossero servite durante il giorno, e non poteva andare a riprendersele prima
del Primo Pasto.
Mise la mano alla patta dei calzoni,
-
La porta dietro di lui si aprì con
una tale forza che rimbalzò contro il muro - solo per essere fermata dalla
ferrea presa di un incazzatissimo figlio di puttana.
Blay era incavolato nero mentre
stava sotto lo stipite della porta, il corpo tremava da una tale furia che
persino Qhuinn, che aveva avuto a che fare con un sacco di cose in vita sua,
pensò Cavolo.
"Che cazzo non va in te?" abbaiò il maschio.
Mi
prendi in giro, pensò Qhuinn. Come poteva non aver sentito che
c'era un profumo sconosciuto sul suo ragazzo?
"Penso tu debba parlarne con
mio cugino."
Quando Blay si fece avanti, Qhuinn
gli girò intorno per-
Blay lo prese per un braccio e
sibilò snudando le zanne. "Scappi?"
Con tono calmo, Qhuinn disse,
"No. Sto solo chiudendo questa dannata porta, così che nessuno
senta."
"Non me ne fotte un
cazzo!"
Qhuinn pensò a Layla giù, all'altra
parte dell'ingresso che cercava di dormire. "Beh, a me sì."
Qhuinn si disimpegnò e li chiuse
dentro insieme. Poi prima di potersi voltare, dovette chiudere gli occhi e
prendersi una pausa.
"Mi disgusti," disse
Blay.
Qhuinn lasciò cadere la testa in
avanti.
"Devi uscire dalla mia cazzo
di vita." L'amarezza in quella voce familiare lo colpì dritto al cuore.
""Stai completamente fuori
dai fatti miei!"
Qhuinn guardò oltre la spalla.
"Non t'importa che sia stato con qualcun altro?"
La bocca di Blay si aprì. Si
chiuse. Poi le ciglia si abbassarono. "Cosa?"
Oh. Fantastico.
Nella concitazione dell'episodio, Blay
non aveva afferrato con chiarezza i perché.
"Cosa hai detto?" ripeté
Blay.
"Mi hai sentito."
Quando non ci fu risposta, nessuna
imprecazione, niente di lanciato contro al muro, inteso come pugni o oggetti,
Qhuinn si voltò.
Dopo un istante, Blay incrociò le
braccia, non sul petto, ma sullo stomaco, come se avesse la nausea.
Qhuinn si massaggiò la faccia e parlò
con voce rotta. "Mi dispiace. Sono dannatamente dispiaciuto... non volevo
questo per te."
Blay si scosse. "Cosa..."
Gli occhi blu tornarono a concentrarsi. "È per quello che l'hai
attaccato?"
Qhuinn fece un passo avanti.
"Mi spiace... io... è entrato
dalla porta e ho sentito l'odore, e mi sono perso. Non stavo nemmeno
pensando."
Blay sbatté le palpebre, come se si
stesse confrontando con concetto estraneo.
"Ecco perché tu... perché
diavolo l'avresti fatto?"
Qhuinn si avvicinò di un altro
passo poi si costrinse a fermarsi - a dispetto di un bisogno quasi
sopraffacente di avvicinarsi al ragazzo. E quando Blay scosse la testa come se
avesse problemi di comprensione, Qhuinn non aveva intenzione di parlare.
Ma lo fece. "Ti ricordi giù
alla clinica, ben più di un anno fa..." Fissò il pavimento come, beh, nel
caso il ragazzo avesse dimenticato dov'era il centro d'addestramento.
"Era
prima che tu e Saxton..." Giusto. Non poteva terminare la frase, non se
voleva tenersi nello stomaco tutto quello che aveva mangiato. "Ricordi
quel che ti ho detto?"
Quando Blay apparve confuso, il
ragazzo lo aiutò a ricordare. "Ti dissi che se qualcuno ti avesse ferito,
gli avrei dato la caccia e l'avrei lasciato a bruciare al sole." Anche lui
si accorse che la voce diventava una ringhio minaccioso. "Saxton ti ha
ferito stasera, così ho fatto ciò che ho detto che avrei fatto."
Blay si massaggiò la faccia.
"Gesù..."
"Ti avevo detto cosa sarebbe
successo. E se lo fa di nuovo, non posso prometterti che non terminerò il
lavoro."
"Ascolta, Qhuinn, non puoi...
non puoi fare questa stronzata. Non puoi."
"Non t'importa? Ti ha tradito.
Non va bene."
Blay tirò fuori un lungo e lento
respiro, come se fosse stanco di trainare un grosso peso. "Solo... non
farlo di nuovo."
Ora era Qhuinn a scuotere la testa.
Non capiva. Se avesse avuto una storia con Blay, e Blay fosse uscito con Saxton?
Lui non sarebbe mai riuscito a sopportarlo.
Dio, perché non aveva approfittato
di quello che gli era stato offerto? Non sarebbe dovuto fuggire. Non avrebbe
dovuto muoversi.
Spontaneamente i suoi piedi fecero
un altro passo avanti. "Mi dispiace..."
Tutto a un tratto, seguitava a
ripetere quelle parole, a dirle di continuo ad ogni passo che lo avvicinava a
Blay.
"Mi dispiace... mi dispiace...
mi dispiace..." Non sapeva cosa cazzo stesse dicendo o facendo; aveva solo
urgenza di pentirsi per tutti i suoi peccati.
Ce n'erano talmente tanti quando
era arrivato a quel maschio d'onore che stava immobile di fronte a lui.
Finalmente era rimasto soltanto un
passo prima che il suo torace nudo toccasse quello di Blay.
La voce di Qhuinn divenne un sussurro. "Mi dispiace."
Nel teso silenzio che seguì, la
bocca di Blay si aprì... ma non per la sorpresa. Era più come se non potesse
respirare.
Ricordandosi di non essere uno
stronzo da tutto-il-mondo-gira-intorno-a-me, Qhuinn tornò a quel che era
successo tra Blay e Saxton.
"Non volevo che succedesse a
te," disse con gli occhi che vagavano su quel viso. "Hai sofferto
abbastanza, e so che lo ami. Mi dispiace... mi spiace così tanto..."
Blay stava di fronte a lui,
l'espressione scioccata, lo sguardo che balzava ovunque come se non potesse
fissarsi su nulla. Ma non si tirò indietro, scostò, o fuggì via. Rimase...
proprio dov'era.
"Mi dispiace."
Qhuinn vide da molto lontano la sua
mano allungarsi e toccare il viso di Blay, la punta delle dita che scorreva
sull'accenno di barba non rasata. "Mi dispiace."
Oh, Dio, toccarlo. Sentire il
calore della sua pelle, inalare il suo profumo pulito e mascolino.
"Mi dispiace."
Che cazzo stava facendo? Cavolo...
troppo tardi per rispondere alla domanda - l'altra mano si era già mossa e
poggiata sull'ampia spalla.
"Mi dispiace."
Oh, Dio, stava avvicinando Blay a
sé, tirava quel corpo contro il proprio. "Mi dispiace."
Con una delle mani arrivò al retro
del collo e la spinse tra i capelli alla nuca. "Mi dispiace."
Blay era rigido, la spina dorsale
ritta come una freccia, le braccia strette intorno all'addome. Ma dopo un
momento, quasi come se stesse confondendo la sua reazione con la propria, il
maschio iniziò ad avvicinarsi, spostando di poco il peso all'inizio e poi
sempre più.
Con una mossa veloce, Qhuinn
strinse le braccia attorno all'unica persona più importante della sua vita. Non
era Layla, sebbene sentisse una fitta a quella negazione. Non era John, o il
suo re. Non erano i Fratelli.
Quel maschio era la sua ragione per
ogni cosa.
E anche se lo uccideva che Blay
fosse innamorato di qualcun altro, cazzo, lui lo accettava. Era passato troppo
tempo da quando lo aveva toccato... e mai in quel modo.
"Mi dispiace."
Tenendo stretta la nuca di Blay, lo
avvicinò a sé con urgenza, spostando quella faccia contro il proprio collo.
"Mi dispiace."
Quando Blay si lasciò andare,
Qhuinn tremò, voltando il viso verso quello del ragazzo, inalando a fondo,
stipando tutte quelle sensazioni nelle profondità del suo cervello in modo da
poterle ricordare per sempre. E mentre la sua mano andava su e giù, rassicurando
quella schiena muscolosa, diede il massimo per fare ammenda per il tanto di più
rispetto all'infedeltà del cugino. "Mi dispiace -"
Con un veloce spostamento, Blay
scosse la testa, si liberò, tirandosi indietro.
Si allontanò.
Qhuinn chinò le spalle.
"Mi dispiace."
"Perché continui a
dirlo?"
"Perché..."
In quell'istante, mentre i loro
occhi s'incontravano, Qhuinn capì che era giunto il momento. Aveva rovinato
talmente tante cose con Blay; c'erano stati così tanti passi falsi e fraintendimenti, troppi anni, troppi rifiuti
- tutti da parte sua. Aveva fatto marcia indietro troppo a lungo, ma adesso
basta.
Mentre apriva la bocca per dire le
tre parole che aveva sulla punta della lingua, gli occhi di Blay s'indurirono.
"Non ho bisogno del tuo aiuto, okay? So badare a me stesso."
Tum-tum.
Tum-tum. Tum-tum.
Il suo cuore stava battendo
talmente forte che si chiese se stava per esplodere.
"Continuerai a stare con
lui," disse Qhuinn freddamente. "Continuerai a -"
"Non fare più quella merda a
Saxton - mai più. Giuralo."
E anche se lo uccideva, Qhuinn non
poteva negargli nulla. "Okay." Mise i palmi in fuori. "Terrò giù
le mani."
Blay annuì, in accordo.
"Voglio solo aiutarti,"
disse Qhuinn. "Tutto qui."
"Non puoi," esclamò Blay.
Dio, sebbene fossero ancora una
volta ai ferri corti, bramava più contatto - e improvvisamente, vide la
situazione esattamente per quella che era.
Difficile affermazione, ma almeno
aveva una sua logica.
Le braccia si alzarono cercando,
trovando e stringendosi alle spalle di Blay. Al suo collo.
Il desiderio sessuale si risvegliò
in lui, indurendo il suo uccello, facendolo ansimare. "Ma io posso
aiutarti."
"Come?"
Qhuinn si avvicinò portando la bocca
proprio all'orecchio di Blay. Poi poggiò deliberatamente il petto contro quello
del ragazzo. "Usami."
"Cosa?"
"Dagli una lezione."
Qhuinn strinse la presa e spinse la testa di Blay all'indietro. "Ripagalo
con la stessa moneta. Con me."
Per far sì che le sue intenzioni
fossero ancora più chiare, Qhuinn tirò fuori la lingua e la passò lungo la gola
di Blay.
Il sibilo in risposta fu forte come
una bestemmia.
Blay gli diede un pugno,
spostandosi indietro. "Ti sei bevuto quel fottuto cervello?"
Qhuinn si mise la mano attorno al
suo sesso duro e pesante. "Ti voglio. E ti prenderei in ogni modo
possibile - anche se è solo per vendicarti di mio cugino."
L'espressione di Blay giocava a
pingpong tra la completa incredulità e la rabbia colossale.
"Tu, fottuto stronzo! Mi hai
respinto per anni e ora, tutto all'improvviso, fai un'inversione a centottanta
gradi? Cosa cazzo non va in te!"
Con la mano libera, si mise a
giocare con l'anellino del piercing al capezzolo - e si concentrò su quello che
stava succedendo nella zona dei fianchi di Blay: sotto la vestaglia, il maschio
era in completa erezione, quel tessuto non poteva nascondere quel tipo di
rigonfiamento.
"Sei completamente fuori di
testa. Che cazzo!?"
Di solito Blay non imprecava o
alzava la voce. Era una svolta vederlo perdere le staffe.
Fissando lo sguardo in quello del
suo amico, Qhuinn s'inginocchiò lentamente. "Lascia che me ne occupi
-"
"Cosa?"
Si allungò in avanti e prese il
bordo della vestaglia, attirandolo a sé. "Vieni qui. Lascia che ti mostri
come lo faccio."
Blay strinse la cintura che teneva
chiuso l'indumento, e la legò ancora di più stretta. "Cosa diavolo stai facendo?"
Dio, il fatto che stesse in
ginocchio a implorarlo, pareva decisamente appropriato. "Voglio stare con
te. Non me ne frega un cazzo del perché - lascia che stia con te -"
"Dopo tutto questo tempo?
Cos'è cambiato?"
"Tutto."
"Stai con Layla -"
"No. Te lo ripeterò per quante volte avrai bisogno di sentirlo - non sto con lei."
"È incinta."
"Una volta. Sono stato con lei
solo una volta e, come ti ho già detto, soltanto perché voglio una famiglia,
proprio come lei. Una volta, Blay, e mai più."
La testa di Blay si spostò
all'indietro, chiuse gli occhi come se qualcuno stesse infilzando degli
spilloni sotto alle unghie. "Non farmi questo, per l'amor di Dio, non puoi
farmi questo -" Quando la voce venne meno, la pena era tristemente insita
in tutti i problemi che Qhuinn aveva causato.
"Perché adesso? Forse sei tu che vuoi respingere Saxton-"
"Vaffanculo mio cugino, non
significa niente per me. Se tu fossi solo, sarei comunque qui, proprio su
questo tappeto, in ginocchio, con la voglia di stare con te. Se tu avessi una
compagna, se ti stessi vedendo con qualcuno a caso e merda, se fossi in un
milione di posti diversi, io sarei proprio là. A supplicarti per qualcosa,
qualunque cosa - una volta, se è tutto ciò che abbiamo."
Qhuinn allungò di nuovo la mano, la
fece passare sotto la vestaglia e accarezzò una gamba forte e muscolosa - e quando
Blay si tirò nuovamente indietro, capì che stava perdendo la battaglia.
Merda, stava per perdere quella
opportunità, se non avesse -
"Ascolta, Blay, ho fatto una
sacco di merdate nella mia vita, ma sono sempre stato sincero. Sono quasi morto
stasera - e questo fa sì che un uomo metta le cose in chiaro. Lassù in
quell'aeroplano, guardando il cielo scuro, non pensavo che ce l'avrei fatta.
Tutto è diventato chiaro per me. Voglio stare con te per questo motivo."
In verità, era tutto chiaro da
parecchio prima, mooooolto prima della situazione del Cessna, ma sperava che la
spiegazione avesse senso per Blay.
Forse sì. In risposta il ragazzo mosse
i piedi, come se stesse per cedere - o andarsene. Non c'era modo di capire cosa
stesse per fare.
Qhuinn si sbrigò a parlare ancora.
"Mi spiace d'aver sprecato così tanto tempo - e se non vuoi stare con me,
lo accetto. Mi farò da parte - vivrò con le conseguenze dei miei gesti. Ma per
l'amor di Dio, se c'è una possibilità - per un qualsiasi motivo - vendetta,
curiosità, diamine, anche se lascerai che ti scopi una sola volta e poi mai,
mai più, per la sola ragione di potermi piantare un paletto nel cuore.
L'accetto. Ti prenderei... in ogni modo possibile."
Allungò la mano per la terza volta,
passandola dietro la gamba di Blay. Accarezzando. Supplicando.
"Non importa quel che mi
costerà..."
Io sinceramente non so se amo di più Qhuinn o Blay!
RispondiEliminaSi tormentano, si fanno del male ma si amano da morire! Come sempre, grazie Christiana.
Mi hai chiesto se voglio scriverti privatamente ma non so come fare; mi è forse sfuggito qualcosa sul blog? C'è scritto cosa devo fare? Fammi sapere e ancora grazie!
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
EliminaIo l'avevo detto che il 26imo era un capitolo preparatorio! Tutte abbiamo cominciato a sentire quel 'prurito', quel pizzicore alla base della nuca nel voler sapere cosa succede, anche se si potrebbe immaginare, ma non è questo quel che conta: a noi piace sapere COME ci è arrivata la Zietta a farli incontrare e... confrontare!
EliminaDany bella, so che si possono mandare msg privati perché mi arrivano tramite google e allora rispondo, ma non so come funzioni il tutto, in realtà. Adesso chiedo a qualche mia amica esperta e ti faccio sapere! Bacissimi a te!
Caspiterina!! Altro che cappy preparatorio! C'è da dire che sicuramente spero nel cedimento di Blay, ma non so perchè non mi dà troppo l'idea di voler cedere. Vedremo! =)
RispondiEliminaQuanto a Qhuinn, ormai, direi che le idee se le è strachiarite! E, c.v.d., gli ha ricordato della promessa su chi avesse fatto soffrire Blay. Peccato che Qhuinn non sappia come stiano le cose, altrimenti dovrebbe strangolare se stesso. Mannaggia.
Però... Quanto ADORO Qhuinn!! Mi dispiace per lui e per Layla, tra l'altro, perchè ancora non sa di lei. E a questo proposito mi chiedo se Havers chiamerà Phury. E contanto anche tutto il resto, nomina a Fratello compresa, ce n'è di carne al fuoco! Peccato non sia una bella fiorentina sulla brace. XD A parte gli scherzi, non vedo l'ora di leggere i prossimi capitoli!
Grazie, Chris, un bacione! Ross
Grazie a te, Lalayasha, hai voglia di carne al fuoco! Posso dire che per mia inclinazione caratteriale, come il mio personaggio preferito resta Rhage, e non perché sia biondo e bellissimo, qui mi schiero 'spudoratamente' per Qhuinn. Lo so, non dovrei farlo, sono l'admin, la moderatrice...bla,bla,bla... ma non ce l'ho fatta!!!
EliminaDomani chiederò a mio figlio come si può fare e magari potrò mandarti un mp, Christiana!
RispondiEliminaAdele, come mai non hai commentato oggi? Sei svenuta per l'emozione? Dai, scherzo ma mi manca il tuo commento! Ciao
Dany57
Ecco, brava, poi fammi sapere!
EliminaEccomi qui ci sono! Oggi impegni di figliolanza non mi hanno dato tregua! Finalmente sono libera e tutto il giorno che aspetto il momento di pace da dedicare alla lettura del capitolo! - santo cielo che figata!!!! Si sta facendo molto interessante e spero che Blay non faccia troppo il "rigidone" e si lasci amare da qhuinn caro tenero bello ecc ecc che mi piace tantissimo perché è un grande maschio - Christiana siamo arrivate alle puntate forti grazie come al solito - le aspettavo con tanta trepidazione e ora me le godo!!! Ancora grazie x l'ottimo lavoro con affetto Adele. PS saluti e baci anche a te Dany 57
RispondiEliminaPost scriptum commento estemporaneo!!!! Ma è' o non è' un librone mega, stra, ultra strepitoso??? La Ward - la famosa zietta - come la chiama la nostra bravissima Christiana - ha un dono che non ho riscontrato molto spesso anzi direi senza sbagliare - in pochissime altre autrici di romanzi normali o fantasy - Adele
RispondiEliminaLa Zietta è una forza della natura! Non sono d'accordo con quelle persone che non lo hanno preferito come libro, è più corale, certo, ma è proprio lì che sta la bellezza, anche quando quei capitoli sui BoB, oppure su Trez appaiono inutili, posso garantire che non è assolutamente così.E poi bisogna stemprare i pathos in certi casi e in altri accrescerlo, altrimenti ogni volta che Q&B s'incontrano ci verrebbe un infarto! E adesso arriveranno i prossimi 2! Lì vi avviso già da adesso, chiudetevi in camera, preparatevi a tutto, perché ognuno reagisce in maniera differente. Ma una cosa è certa: non vi schioderete per un bel po' e chissà quante volte tornerete a rileggerlo! Grazie a tutte, e vi amoooooo
EliminaAncora ciao Christiana - condivido assolutamente il tuo giudizio su questo libro della Ward - il fatto che sia più corale lo rende ancora più interessante - lo svilupparsi delle varie storie che poi in futuro si intrecciano o no e' come se leggessi 3 - 4 romanzi in uno - ed i personaggi descritti anche se non sempre al massimo della simpatia poi si trasformano e diventano meravigliosi - ho letto tantissimo nella mia vita - forse sarà l'età - ma questi romanzi della Confraternita mi fanno sognare, emozionare, palpitare cosa che mi piace un sacco!!!! Brava Christiana era solo per dirti che condivido appieno il giudizio di questo capitolo nr' 11 della BDB anzi da quel poco che ho letto fin'ora forse forse e' uno dei più belli - ciao carissima Adele
RispondiElimina<3
EliminaCara Christiana, per mandarti messaggi privati dovrei essere iscritta a google place e io non lo sono. Non amo molto i social quindi non so so se lo farò, comunque, tornando alle tue traduzioni, mi sembrano ottime quindi non ci sono paragoni con le altre. Vai così!
RispondiEliminaAnche io come Adele, a proposito ciao, ho letto tantissimi libri ma una saga bella come quella della Confraternita non riesco a ricordarla. Questi libri, specialmente i primi, mi hanno rubato il cuore e il mio fratello preferito è Vishous. Sottoscrivo tutto quello che ha detto Adele, questi libri mi hanno fatto ridere, piangere, emozionare e per gironi, dopo averne terminato di leggerne uno, mi sono sentita come se fossero reali e questo, per la mia sanità mentale non va bene.....però raramente mi è capitato.
Poi Qhuinn e Blay sono meravigliosi quindi lunga vita alla Confraternita, amiche mie!
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EliminaPorca miseria, per la fretta ho dimenticato di firmare.
RispondiEliminadany57
Aahhahahhahhahahah, cmq ho capito chi eri. Se ti va di scrivermi in privato, qst è la mia mail
Eliminageorgejakob@email.it
e non fatevi domande sul perché l'ho scelta così... è una luuuuuuunga storia! :D
Belle le mie tesoreeee! Vi lovvooooo
RispondiEliminaNon ho mi provato questa nello specifico, ma se vi interessa, potreste provare, magari funziona e risolve il problema del parlare tra noi/voi
RispondiEliminahttp://www.135.it/creachat.php
Per il resto grazie millemila di nuovo Chri e complimenti!
p.s. mi sapete consigliare qualche altra serie del genere adult fantasy!?
Ciao Reira, abbiamo risolto con la mail, + veloce e sicuro, sai com'è qui siam vecchiette, troppa tecnologia ci fa male. Serie adult fantasy, nello specifico vorresti qualcosa alla 'Zietta'? No perché come dicevamo sopra, non ce n'è per nessuno!
RispondiEliminaPerò per variare sia genere che target, mi sono appassionata non solo alla Clare e ai suoi Shadowhunters, ma anche a una bellissima serie Young fantasy, un ucronico davvero ben riuscito e ben scritto che è Divergent di Veronica Roth...
riguardo alle nostre beniamine... a me piace molto la Ione, ma capisco che son gusti! ;)
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EliminaCiao Cristina , nn so come ringraziarti per questa opportunità che dai a tante di noi di poter leggere le tue traduzioni in particolare ''La Confraternita'' che amiamo tanto ho letto tutto in un giorno solo...quindi posterai il 3 ottobre nn vedo l'ora!!! un forte abbraccio Mary!!
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