mercoledì 25 settembre 2013

Traduzione Capitolo 26 di Lover at Last di J.R.Ward


Lover at Last

26


"Quindi voi due pensate mai di tornare a Caldwell?" chiese Blay a sua madre.

"Non lo so. Qui tuo padre va e viene facilmente al lavoro ogni notte, e a entrambi piacciono la quiete e la riservatezza della campagna. Pensi che sia più sicuro stare in città adesso -"

Dal nulla, arrivarono delle urla che penetrarono la porta chiusa della sua stanza. Parecchie urla.

Blay alzò lo sguardo e aggrottò la fronte. "Ehi, Mahmen, mi spiace dover chiudere, ma sta succedendo qualcosa in casa -"

La voce della femmina si abbassò, le parole piene di paura. "Non state subendo un assalto, vero?"

Per un momento, quella notte nella loro casa in Caldwell di un anno e mezzo prima gli si ripresentò sottoforma di un frullino nello stomaco: la madre che fuggiva terrorizzata, il padre che fronteggiava il nemico, la casa distrutta.

Sebbene le urla parevano aumentare, non poteva riagganciare senza rassicurarla. "No, no, no, Mahmen - questo posto è a prova di bomba. Nessuno può trovarci, e anche se potessero, non riuscirebbero a entrare. È solo che qualche volta i Fratelli fanno questioni - sul serio, è tutto a posto."

Almeno, sperava fosse così. Sembrava proprio che le cose si stessero intensificando.

"Oh, che sollievo! Non posso sopportare che ti succeda qualcosa. Va' a occupartene, e chiamami non appena deciderai di venire a trovarci. Preparerò tutto e ti cucinerò una bella lasagna."

A quella parola, iniziò ad avere l'acquolina in bocca. E anche gli occhi gli si riempirono di lacrime. "Ti voglio bene, Mahmen - e grazie. Lo sai, per..."

"Grazie a te per avermi dato fiducia. Ora va' a vedere cosa sta succedendo e stai attento. Ti voglio bene."

Una volta chiusa la comunicazione, si alzò dal letto e andò alla porta. Quando andò nel corridoio delle statue, era chiaro che qualcuno stava litigando nella parte principale della casa: sentiva diverse voci maschili, e tutte avevano un volume così alto e portavano sopra la scritta "emergenza".

Cominciando a correre, puntò direttamente verso la balaustra del secondo piano-

Quando diede uno sguardo nell'ingresso, non capì subito cosa stava guardando: c'era un insieme di persone alla base della scala, tutte con le braccia in avanti, come se stessero cercando di dividere due litiganti.

Solo che i litiganti non erano due Fratelli.

Che cazzo? Stavano davvero cercando di tirar via Qhuinn da dosso a Saxton...?

Gesù, quel violento bastardo aveva le mani alla gola del cugino e stava, a detta del pallore sul viso del maschio, per ucciderlo.

"Che diavolo stai facendo!" urlò Blay mentre correva a rotta di collo giù per le scale.

Quando arrivò nella mischia, c'erano troppi Fratelli in mezzo - e non erano di certo i tipi di maschi con cui ti fai spazio a gomitate. Sfortunatamente, se qualcuno doveva far ragionare Qhuinn, sarebbe stato lui. Ma come diavolo doveva attirare l'attenzione di quell'idiota-

Ti faccio vedere io, pensò.

Correndo attraverso l'ingresso, ruppe il vetro di protezione del vecchio impianto anti incendio col pugno e abbassò la leva.

All'istante, esplose il rumore, l'acustica dei soffitti a cattedrale funse da amplificatore dell'allarme che pareva il motore di un jet fuori controllo.

Fu come colpire dei cani che si azzuffavano con un secchio d'acqua. Tutte le azioni si fermarono e le teste si distrassero dal litigio, guardandosi attorno.

L'unico a chi non importò nulla era Qhuinn. Era ancora alla gola di Saxton e stringeva forte.

Blay approfittò di tutto quel ehi-cos'era e riuscì a passare.

Concentrandosi su Qhuinn, spinse la sua faccia contro il muso del ragazzo. "Lascialo andare, ora."

Nel momento in cui la sua voce venne riconosciuta, un'espressione di shock sostituì la fredda violenza sul bel viso di Qhuinn - come se non si sarebbe mai aspettato di vedere Blay dalle sue parti. E bastò solo quello. Un unico comando da parte sua e quelle mani lasciarono la presa così in fretta che Saxton andò giù come un peso morto.

"Doc Jane! Manny!" urlò qualcuno. "Chiamate un medico!"

Blay voleva urlare contro Qhuinn lì e in quel momento, ma era troppo spaventato dalle condizioni fisiche di Saxton per sprecare tempo in stronzate tipo che-cazzo-non-va-in-te: l'avvocato non si muoveva. Prendendolo per il magnifico abito, Blay lo mise supino e controllò la carotide con la punta delle dita, sperando di trovare un battito. Quando non successe, spinse la testa di Saxton all'indietro e si abbassò per praticargli la rianimazione cardiopolmonare.

Ma Saxton fece un colpo di tosse e inspirò a fondo l'aria.
"Manny sta arrivando," disse Blay con voce roca, sebbene non sapesse se era vero. Ma andiamo, qualcuno doveva arrivare. "Resta con me..."

Altri colpi di tosse. Altri respiri. E il colore tornò piano su quel bellissimo, raffinato viso.

Con la mano tremante, Blay spostò indietro una soffice ciocca di capelli dalla fronte che aveva toccato tantissime volte. Mentre guardava in quegli occhi offuscati che lo fissavano, avrebbe voluto sentire qualcosa nell'animo definirsi e modificare la sua vita e...

Pregò per quel tipo di reazione.

Diamine, in quell'istante, avrebbe barattato sia il passato che il presente per sentirla.

Ma questa sensazione semplicemente non c'era. Rimpianto, rabbia per conto del maschio, tristezza, sollievo... li unì tutti. Ecco quel che c'era, comunque.

"Ecco, lasciami controllare," disse Doc Jane mettendo giù la borsa medica nera e inginocchiandosi sul pavimento a mosaico.

Blay si fece indietro per dare spazio alla shellan di V, ma restò vicino, anche se non poteva fare nulla. Diamine, aveva sempre voluto studiare medicina - ma non per poter resuscitare gli ex amanti perché qualche psicopatico testa di cazzo aveva provato a strangolarli nel dannato ingresso centrale.

Guardò Qhuinn. Il guerriero era ancora trattenuto da Rhage, come se il Fratello non credesse che l'episodio era concluso.

"Alziamoci in piedi," disse Doc Jane.

Blay era proprio lì, aiutò Saxton ad alzarsi, lo sostenne, lo condusse alle scale. Entrambi stettero zitti mentre salivano, e quando raggiunsero il secondo piano, Blay li portò nella sua stanza come d'abitudine.

Accidenti.

"No, va bene," mormorò Saxton. "Lasciami solo sedere qui per un minuto, okay?"

Blay pensò al letto, ma quando Saxton s'irrigidì voltandosi in quella direzione, optò per la chaise longue.
Aiutò il maschio a sedersi e con imbarazzo fece un passo indietro.

Nel silenzio che seguì, una rabbia violenta lo colpì arrivando da chissà dove.

Adesso le mani tremavano per una ragione diversa.

"Dunque," disse Saxton con voce roca. "Com'è andata la tua serata?"

"Che diavolo è successo laggiù?"

Saxton si allentò la cravatta, sbottonò il colletto della camicia e prese un altro profondo respiro. "Scaramuccia familiare, tutto qui."

"Stronzate."

Saxton spostò gli occhi esausti altrove. "Dobbiamo proprio farlo?"

"Cosa è successo -"

"Credo che tu e lui dobbiate parlare. E una volta che l'avrai fatto, non dovrò più preoccuparmi d'esser trattato come un criminale."

Blay aggrottò la fronte. "Io e lui non abbiamo nulla da dirci -"

"Col dovuto rispetto, i segni attorno al mio collo suggeriscono tutt'altro.

*    *    *

"Come andiamo, ragazzone?"

Dalla voce di Rhage che arrivava all'orecchio di Qhuinn, era chiaro che il Fratello stesse controllando se la tragedia fosse bella e finita. Non necessariamente. Nell'istante in cui Blay gli aveva detto di smetterla con quella cazzata, il corpo di Qhuinn aveva obbedito, proprio come se il ragazzo avesse il telecomando del suo televisore.

Gli altri stavano ancora gironzolandogli intorno, lo controllavano, aspettando ovviamente se mostrava intenzione di rincorrere Saxton e ripristinare la stretta mortale al suo collo.

"Stai bene?" sbottò Rhage.

"Sì. Sì, sto bene."

Le barre d'acciaio attorno al suo torace si allentarono fino a cedere del tutto. Poi una grande mano lo prese sulla spalla e gli diede una stretta. "Fritz odia i cadaveri nell'ingresso principale."

"Ma non c'è molto sangue con lo strangolamento," obiettò qualcuno. "Ripulire sarebbe stato facile."

"Solo una passata di cera dopo," un altro intervenne.

Ci fu una lunga pausa a quel punto.

"Vado di sopra." Quando gli sguardi attenti ricominciarono a susseguirsi, Qhuinn scosse la testa. "Non per ricominciare. Lo giuro su mia..."


Beh, non aveva una madre, un padre, un fratello, una sorella... o un figlio - anche se, con gran speranza, quell'ultima cosa rientrava nel 'non ancora'.

"Non lo farò, va bene?"

Non attese ulteriori commenti. Senza offesa, ma un incidente aereo e un tentato omicidio ai danni di uno dei pochi parenti rimastigli era abbastanza per una notte.

Con un'imprecazione, si avviò al secondo piano - e si ricordò che doveva ancora controllare Layla.

Tenendosi a destra in cima alle scale, scese nella stanza degli ospiti in cui l'Eletta si era trasferita e bussò dolcemente. "Layla?"

Nonostante stessero per avere un bambino, non si sentiva a suo agio a entrare senza un invito.

Bussò di nuovo, un po' più forte. Alzò anche la voce. "Layla?"

Doveva essere addormentata.

Tornando indietro, andò nella sua stanza, superando lo studio di Wrath con le porte chiuse, e continuò per la galleria delle statue. Una volta alla porta di Blay, non gli sarebbe servito a nulla fermarsi e fissare quel dannato pannello di legno.

Gesù Cristo, aveva quasi ucciso Saxton.

Sentiva ancora il bisogno di portare a termine il compito.

Aveva sempre saputo che suo cugino era una puttana - e odiava aver ragione su quel fatto. A che cazzo stava pensando Saxton? Il ragazzo aveva il meglio del meglio nel suo letto ogni dannatissimo giorno, e tuttavia in qualche modo, qualche scopata anonima in un bar o in un club oppure nella fottutissima biblioteca comunale di Caldwell era meglio di quello? O ancora, era necessario?
Infedele figlio di puttana.

Le mani si strinsero in pugni e lo esaltò l'idea di entrare in quella stanza solo per spingere la faccia di Saxton nella minestrina, poté a malapena contenere l'impulso.

Lascialo andare, ora.

Dal nulla, la voce di Blay risuonò nella sua testa ancora una volta, e sicuro come la morte, la violenza si placò. Letteralmente, un istante prima era feroce, quello dopo totalmente calmo.

Strano.

Scuotendo la testa, andò nella sua camera da letto, entrò e chiuse la porta.

Dopo aver acceso le luci col pensiero, restò immobile, coi piedi incollati al pavimento, le braccia ciondolanti come funi flosce, la testa penzolante alla sommità della spina dorsale. Senza andare da nessuna parte.

Senza alcuna ragione, pensò a uno degli amatissimi aspirapolvere Dysons di Fritz, messo nell'armadio di servizio e lasciato al buio fino a quando qualcuno l'avrebbe tirato fuori per usarlo.

Fantastico. Era ridotto al livello di un aspirapolvere.

Forse imprecò e ordinò a se stesso di continuare a spogliarsi e andarsene a letto. La notte era stata una rottura di palle dal tramonto e la buona notizia era che tutto il triste casino era finalmente finito: le serrande erano chiuse, tenendo lontano il sole. La casa era quieta e silenziosa.

Era giunto il momento di cadere in fase REM e ricaricare i dati da capo.

Amaramente si tolse la maglietta e grugnì a tutti i dolori e gli acciacchi e si ricordò che aveva lasciato il giubbotto di pelle e le armi alla clinica. Vabbè. Ne aveva altre di scorta qualora fossero servite durante il giorno, e non poteva andare a riprendersele prima del Primo Pasto.

Mise la mano alla patta dei calzoni, -

La porta dietro di lui si aprì con una tale forza che rimbalzò contro il muro - solo per essere fermata dalla ferrea presa di un incazzatissimo figlio di puttana.

Blay era incavolato nero mentre stava sotto lo stipite della porta, il corpo tremava da una tale furia che persino Qhuinn, che aveva avuto a che fare con un sacco di cose in vita sua, pensò Cavolo.

"Che cazzo non va in te?" abbaiò il maschio.

Mi prendi in giro, pensò Qhuinn. Come poteva non aver sentito che c'era un profumo sconosciuto sul suo ragazzo?
"Penso tu debba parlarne con mio cugino."

Quando Blay si fece avanti, Qhuinn gli girò intorno per-
Blay lo prese per un braccio e sibilò snudando le zanne. "Scappi?"

Con tono calmo, Qhuinn disse, "No. Sto solo chiudendo questa dannata porta, così che nessuno senta."

"Non me ne fotte un cazzo!"

Qhuinn pensò a Layla giù, all'altra parte dell'ingresso che cercava di dormire. "Beh, a me sì."

Qhuinn si disimpegnò e li chiuse dentro insieme. Poi prima di potersi voltare, dovette chiudere gli occhi e prendersi una pausa.

"Mi disgusti," disse Blay.

Qhuinn lasciò cadere la testa in avanti.

"Devi uscire dalla mia cazzo di vita." L'amarezza in quella voce familiare lo colpì dritto al cuore. ""Stai completamente fuori dai fatti miei!"

Qhuinn guardò oltre la spalla. "Non t'importa che sia stato con qualcun altro?"

La bocca di Blay si aprì. Si chiuse. Poi le ciglia si abbassarono. "Cosa?"

Oh. Fantastico.

Nella concitazione dell'episodio, Blay non aveva afferrato con chiarezza i perché.

"Cosa hai detto?" ripeté Blay.

"Mi hai sentito."

Quando non ci fu risposta, nessuna imprecazione, niente di lanciato contro al muro, inteso come pugni o oggetti, Qhuinn si voltò.

Dopo un istante, Blay incrociò le braccia, non sul petto, ma sullo stomaco, come se avesse la nausea.

Qhuinn si massaggiò la faccia e parlò con voce rotta. "Mi dispiace. Sono dannatamente dispiaciuto... non volevo questo per te."

Blay si scosse. "Cosa..." Gli occhi blu tornarono a concentrarsi. "È per quello che l'hai attaccato?"

Qhuinn fece un passo avanti.

"Mi spiace... io... è entrato dalla porta e ho sentito l'odore, e mi sono perso. Non stavo nemmeno pensando."

Blay sbatté le palpebre, come se si stesse confrontando con concetto estraneo.

"Ecco perché tu... perché diavolo l'avresti fatto?"

Qhuinn si avvicinò di un altro passo poi si costrinse a fermarsi - a dispetto di un bisogno quasi sopraffacente di avvicinarsi al ragazzo. E quando Blay scosse la testa come se avesse problemi di comprensione, Qhuinn non aveva intenzione di parlare.

Ma lo fece. "Ti ricordi giù alla clinica, ben più di un anno fa..." Fissò il pavimento come, beh, nel caso il ragazzo avesse dimenticato dov'era il centro d'addestramento. 

"Era prima che tu e Saxton..." Giusto. Non poteva terminare la frase, non se voleva tenersi nello stomaco tutto quello che aveva mangiato. "Ricordi quel che ti ho detto?"

Quando Blay apparve confuso, il ragazzo lo aiutò a ricordare. "Ti dissi che se qualcuno ti avesse ferito, gli avrei dato la caccia e l'avrei lasciato a bruciare al sole." Anche lui si accorse che la voce diventava una ringhio minaccioso. "Saxton ti ha ferito stasera, così ho fatto ciò che ho detto che avrei fatto."

Blay si massaggiò la faccia. "Gesù..."

"Ti avevo detto cosa sarebbe successo. E se lo fa di nuovo, non posso prometterti che non terminerò il lavoro."

"Ascolta, Qhuinn, non puoi... non puoi fare questa stronzata. Non puoi."

"Non t'importa? Ti ha tradito. Non va bene."

Blay tirò fuori un lungo e lento respiro, come se fosse stanco di trainare un grosso peso. "Solo... non farlo di nuovo."

Ora era Qhuinn a scuotere la testa. Non capiva. Se avesse avuto una storia con Blay, e Blay fosse uscito con Saxton? Lui non sarebbe mai riuscito a sopportarlo.

Dio, perché non aveva approfittato di quello che gli era stato offerto? Non sarebbe dovuto fuggire. Non avrebbe dovuto muoversi.
Spontaneamente i suoi piedi fecero un altro passo avanti. "Mi dispiace..."

Tutto a un tratto, seguitava a ripetere quelle parole, a dirle di continuo ad ogni passo che lo avvicinava a Blay.

"Mi dispiace... mi dispiace... mi dispiace..." Non sapeva cosa cazzo stesse dicendo o facendo; aveva solo urgenza di pentirsi per tutti i suoi peccati.

Ce n'erano talmente tanti quando era arrivato a quel maschio d'onore che stava immobile di fronte a lui.

Finalmente era rimasto soltanto un passo prima che il suo torace nudo toccasse quello di Blay.

La voce di Qhuinn  divenne un sussurro. "Mi dispiace."

Nel teso silenzio che seguì, la bocca di Blay si aprì... ma non per la sorpresa. Era più come se non potesse respirare.

Ricordandosi di non essere uno stronzo da tutto-il-mondo-gira-intorno-a-me, Qhuinn tornò a quel che era successo tra Blay e Saxton.

"Non volevo che succedesse a te," disse con gli occhi che vagavano su quel viso. "Hai sofferto abbastanza, e so che lo ami. Mi dispiace... mi spiace così tanto..."

Blay stava di fronte a lui, l'espressione scioccata, lo sguardo che balzava ovunque come se non potesse fissarsi su nulla. Ma non si tirò indietro, scostò, o fuggì via. Rimase... proprio dov'era.

"Mi dispiace."

Qhuinn vide da molto lontano la sua mano allungarsi e toccare il viso di Blay, la punta delle dita che scorreva sull'accenno di barba non rasata. "Mi dispiace."

Oh, Dio, toccarlo. Sentire il calore della sua pelle, inalare il suo profumo pulito e mascolino.

"Mi dispiace."

Che cazzo stava facendo? Cavolo... troppo tardi per rispondere alla domanda - l'altra mano si era già mossa e poggiata sull'ampia spalla.

"Mi dispiace."

Oh, Dio, stava avvicinando Blay a sé, tirava quel corpo contro il proprio. "Mi dispiace."

Con una delle mani arrivò al retro del collo e la spinse tra i capelli alla nuca. "Mi dispiace."

Blay era rigido, la spina dorsale ritta come una freccia, le braccia strette intorno all'addome. Ma dopo un momento, quasi come se stesse confondendo la sua reazione con la propria, il maschio iniziò ad avvicinarsi, spostando di poco il peso all'inizio e poi sempre più.

Con una mossa veloce, Qhuinn strinse le braccia attorno all'unica persona più importante della sua vita. Non era Layla, sebbene sentisse una fitta a quella negazione. Non era John, o il suo re. Non erano i Fratelli.

Quel maschio era la sua ragione per ogni cosa.

E anche se lo uccideva che Blay fosse innamorato di qualcun altro, cazzo, lui lo accettava. Era passato troppo tempo da quando lo aveva toccato... e mai in quel modo.
"Mi dispiace."

Tenendo stretta la nuca di Blay, lo avvicinò a sé con urgenza, spostando quella faccia contro il proprio collo. "Mi dispiace."

Quando Blay si lasciò andare, Qhuinn tremò, voltando il viso verso quello del ragazzo, inalando a fondo, stipando tutte quelle sensazioni nelle profondità del suo cervello in modo da poterle ricordare per sempre. E mentre la sua mano andava su e giù, rassicurando quella schiena muscolosa, diede il massimo per fare ammenda per il tanto di più rispetto all'infedeltà del cugino. "Mi dispiace -"

Con un veloce spostamento, Blay scosse la testa, si liberò, tirandosi indietro.
Si allontanò.
Qhuinn chinò le spalle.

"Mi dispiace."

"Perché continui a dirlo?"

"Perché..."

In quell'istante, mentre i loro occhi s'incontravano, Qhuinn capì che era giunto il momento. Aveva rovinato talmente tante cose con Blay; c'erano stati così tanti passi falsi  e fraintendimenti, troppi anni, troppi rifiuti - tutti da parte sua. Aveva fatto marcia indietro troppo a lungo, ma adesso basta.

Mentre apriva la bocca per dire le tre parole che aveva sulla punta della lingua, gli occhi di Blay s'indurirono. "Non ho bisogno del tuo aiuto, okay? So badare a me stesso."

Tum-tum. Tum-tum. Tum-tum.

Il suo cuore stava battendo talmente forte che si chiese se stava per esplodere.

"Continuerai a stare con lui," disse Qhuinn freddamente. "Continuerai a -"

"Non fare più quella merda a Saxton - mai più. Giuralo."

E anche se lo uccideva, Qhuinn non poteva negargli nulla. "Okay." Mise i palmi in fuori. "Terrò giù le mani."

Blay annuì, in accordo.

"Voglio solo aiutarti," disse Qhuinn. "Tutto qui."

"Non puoi," esclamò Blay.

Dio, sebbene fossero ancora una volta ai ferri corti, bramava più contatto - e improvvisamente, vide la situazione esattamente per quella che era.

Difficile affermazione, ma almeno aveva una sua logica.
Le braccia si alzarono cercando, trovando e stringendosi alle spalle di Blay. Al suo collo.
Il desiderio sessuale si risvegliò in lui, indurendo il suo uccello, facendolo ansimare. "Ma io posso aiutarti."

"Come?"

Qhuinn si avvicinò portando la bocca proprio all'orecchio di Blay. Poi poggiò deliberatamente il petto contro quello del ragazzo. "Usami."

"Cosa?"

"Dagli una lezione." Qhuinn strinse la presa e spinse la testa di Blay all'indietro. "Ripagalo con la stessa moneta. Con me."
Per far sì che le sue intenzioni fossero ancora più chiare, Qhuinn tirò fuori la lingua e la passò lungo la gola di Blay.

Il sibilo in risposta fu forte come una bestemmia.

Blay gli diede un pugno, spostandosi indietro. "Ti sei bevuto quel fottuto cervello?"

Qhuinn si mise la mano attorno al suo sesso duro e pesante. "Ti voglio. E ti prenderei in ogni modo possibile - anche se è solo per vendicarti di mio cugino."

L'espressione di Blay giocava a pingpong tra la completa incredulità e la rabbia colossale.

"Tu, fottuto stronzo! Mi hai respinto per anni e ora, tutto all'improvviso, fai un'inversione a centottanta gradi? Cosa cazzo non va in te!"

Con la mano libera, si mise a giocare con l'anellino del piercing al capezzolo - e si concentrò su quello che stava succedendo nella zona dei fianchi di Blay: sotto la vestaglia, il maschio era in completa erezione, quel tessuto non poteva nascondere quel tipo di rigonfiamento.

"Sei completamente fuori di testa. Che cazzo!?"

Di solito Blay non imprecava o alzava la voce. Era una svolta vederlo perdere le staffe.

Fissando lo sguardo in quello del suo amico, Qhuinn s'inginocchiò lentamente. "Lascia che me ne occupi -"

"Cosa?"

Si allungò in avanti e prese il bordo della vestaglia, attirandolo a sé. "Vieni qui. Lascia che ti mostri come lo faccio."

Blay strinse la cintura che teneva chiuso l'indumento, e la legò ancora di più stretta. "Cosa diavolo stai facendo?"

Dio, il fatto che stesse in ginocchio a implorarlo, pareva decisamente appropriato. "Voglio stare con te. Non me ne frega un cazzo del perché - lascia che stia con te -"

"Dopo tutto questo tempo? Cos'è cambiato?"

"Tutto."

"Stai con Layla -"

"No. Te lo ripeterò per quante volte avrai bisogno di sentirlo - non sto con lei."

"È incinta."

"Una volta. Sono stato con lei solo una volta e, come ti ho già detto, soltanto perché voglio una famiglia, proprio come lei. Una volta, Blay, e mai più."

La testa di Blay si spostò all'indietro, chiuse gli occhi come se qualcuno stesse infilzando degli spilloni sotto alle unghie. "Non farmi questo, per l'amor di Dio, non puoi farmi questo -" Quando la voce venne meno, la pena era tristemente insita in tutti i problemi che Qhuinn aveva causato.

"Perché adesso? Forse sei tu che vuoi respingere Saxton-"

"Vaffanculo mio cugino, non significa niente per me. Se tu fossi solo, sarei comunque qui, proprio su questo tappeto, in ginocchio, con la voglia di stare con te. Se tu avessi una compagna, se ti stessi vedendo con qualcuno a caso e merda, se fossi in un milione di posti diversi, io sarei proprio là. A supplicarti per qualcosa, qualunque cosa - una volta, se è tutto ciò che abbiamo."

Qhuinn allungò di nuovo la mano, la fece passare sotto la vestaglia e accarezzò una gamba forte e muscolosa - e quando Blay si tirò nuovamente indietro, capì che stava perdendo la battaglia.

Merda, stava per perdere quella opportunità, se non avesse -

"Ascolta, Blay, ho fatto una sacco di merdate nella mia vita, ma sono sempre stato sincero. Sono quasi morto stasera - e questo fa sì che un uomo metta le cose in chiaro. Lassù in quell'aeroplano, guardando il cielo scuro, non pensavo che ce l'avrei fatta. Tutto è diventato chiaro per me. Voglio stare con te per questo motivo."

In verità, era tutto chiaro da parecchio prima, mooooolto prima della situazione del Cessna, ma sperava che la spiegazione avesse senso per Blay.

Forse sì. In risposta il ragazzo mosse i piedi, come se stesse per cedere - o andarsene. Non c'era modo di capire cosa stesse per fare.

Qhuinn si sbrigò a parlare ancora. "Mi spiace d'aver sprecato così tanto tempo - e se non vuoi stare con me, lo accetto. Mi farò da parte - vivrò con le conseguenze dei miei gesti. Ma per l'amor di Dio, se c'è una possibilità - per un qualsiasi motivo - vendetta, curiosità, diamine, anche se lascerai che ti scopi una sola volta e poi mai, mai più, per la sola ragione di potermi piantare un paletto nel cuore. L'accetto. Ti prenderei... in ogni modo possibile."

Allungò la mano per la terza volta, passandola dietro la gamba di Blay. Accarezzando. Supplicando.


"Non importa quel che mi costerà..."

21 commenti:

  1. Io sinceramente non so se amo di più Qhuinn o Blay!
    Si tormentano, si fanno del male ma si amano da morire! Come sempre, grazie Christiana.
    Mi hai chiesto se voglio scriverti privatamente ma non so come fare; mi è forse sfuggito qualcosa sul blog? C'è scritto cosa devo fare? Fammi sapere e ancora grazie!

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    2. Io l'avevo detto che il 26imo era un capitolo preparatorio! Tutte abbiamo cominciato a sentire quel 'prurito', quel pizzicore alla base della nuca nel voler sapere cosa succede, anche se si potrebbe immaginare, ma non è questo quel che conta: a noi piace sapere COME ci è arrivata la Zietta a farli incontrare e... confrontare!
      Dany bella, so che si possono mandare msg privati perché mi arrivano tramite google e allora rispondo, ma non so come funzioni il tutto, in realtà. Adesso chiedo a qualche mia amica esperta e ti faccio sapere! Bacissimi a te!

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  2. Caspiterina!! Altro che cappy preparatorio! C'è da dire che sicuramente spero nel cedimento di Blay, ma non so perchè non mi dà troppo l'idea di voler cedere. Vedremo! =)
    Quanto a Qhuinn, ormai, direi che le idee se le è strachiarite! E, c.v.d., gli ha ricordato della promessa su chi avesse fatto soffrire Blay. Peccato che Qhuinn non sappia come stiano le cose, altrimenti dovrebbe strangolare se stesso. Mannaggia.
    Però... Quanto ADORO Qhuinn!! Mi dispiace per lui e per Layla, tra l'altro, perchè ancora non sa di lei. E a questo proposito mi chiedo se Havers chiamerà Phury. E contanto anche tutto il resto, nomina a Fratello compresa, ce n'è di carne al fuoco! Peccato non sia una bella fiorentina sulla brace. XD A parte gli scherzi, non vedo l'ora di leggere i prossimi capitoli!
    Grazie, Chris, un bacione! Ross

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    1. Grazie a te, Lalayasha, hai voglia di carne al fuoco! Posso dire che per mia inclinazione caratteriale, come il mio personaggio preferito resta Rhage, e non perché sia biondo e bellissimo, qui mi schiero 'spudoratamente' per Qhuinn. Lo so, non dovrei farlo, sono l'admin, la moderatrice...bla,bla,bla... ma non ce l'ho fatta!!!

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  3. Domani chiederò a mio figlio come si può fare e magari potrò mandarti un mp, Christiana!
    Adele, come mai non hai commentato oggi? Sei svenuta per l'emozione? Dai, scherzo ma mi manca il tuo commento! Ciao
    Dany57

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  4. Eccomi qui ci sono! Oggi impegni di figliolanza non mi hanno dato tregua! Finalmente sono libera e tutto il giorno che aspetto il momento di pace da dedicare alla lettura del capitolo! - santo cielo che figata!!!! Si sta facendo molto interessante e spero che Blay non faccia troppo il "rigidone" e si lasci amare da qhuinn caro tenero bello ecc ecc che mi piace tantissimo perché è un grande maschio - Christiana siamo arrivate alle puntate forti grazie come al solito - le aspettavo con tanta trepidazione e ora me le godo!!! Ancora grazie x l'ottimo lavoro con affetto Adele. PS saluti e baci anche a te Dany 57

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  5. Post scriptum commento estemporaneo!!!! Ma è' o non è' un librone mega, stra, ultra strepitoso??? La Ward - la famosa zietta - come la chiama la nostra bravissima Christiana - ha un dono che non ho riscontrato molto spesso anzi direi senza sbagliare - in pochissime altre autrici di romanzi normali o fantasy - Adele

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    1. La Zietta è una forza della natura! Non sono d'accordo con quelle persone che non lo hanno preferito come libro, è più corale, certo, ma è proprio lì che sta la bellezza, anche quando quei capitoli sui BoB, oppure su Trez appaiono inutili, posso garantire che non è assolutamente così.E poi bisogna stemprare i pathos in certi casi e in altri accrescerlo, altrimenti ogni volta che Q&B s'incontrano ci verrebbe un infarto! E adesso arriveranno i prossimi 2! Lì vi avviso già da adesso, chiudetevi in camera, preparatevi a tutto, perché ognuno reagisce in maniera differente. Ma una cosa è certa: non vi schioderete per un bel po' e chissà quante volte tornerete a rileggerlo! Grazie a tutte, e vi amoooooo

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  6. Ancora ciao Christiana - condivido assolutamente il tuo giudizio su questo libro della Ward - il fatto che sia più corale lo rende ancora più interessante - lo svilupparsi delle varie storie che poi in futuro si intrecciano o no e' come se leggessi 3 - 4 romanzi in uno - ed i personaggi descritti anche se non sempre al massimo della simpatia poi si trasformano e diventano meravigliosi - ho letto tantissimo nella mia vita - forse sarà l'età - ma questi romanzi della Confraternita mi fanno sognare, emozionare, palpitare cosa che mi piace un sacco!!!! Brava Christiana era solo per dirti che condivido appieno il giudizio di questo capitolo nr' 11 della BDB anzi da quel poco che ho letto fin'ora forse forse e' uno dei più belli - ciao carissima Adele

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  7. Cara Christiana, per mandarti messaggi privati dovrei essere iscritta a google place e io non lo sono. Non amo molto i social quindi non so so se lo farò, comunque, tornando alle tue traduzioni, mi sembrano ottime quindi non ci sono paragoni con le altre. Vai così!
    Anche io come Adele, a proposito ciao, ho letto tantissimi libri ma una saga bella come quella della Confraternita non riesco a ricordarla. Questi libri, specialmente i primi, mi hanno rubato il cuore e il mio fratello preferito è Vishous. Sottoscrivo tutto quello che ha detto Adele, questi libri mi hanno fatto ridere, piangere, emozionare e per gironi, dopo averne terminato di leggerne uno, mi sono sentita come se fossero reali e questo, per la mia sanità mentale non va bene.....però raramente mi è capitato.
    Poi Qhuinn e Blay sono meravigliosi quindi lunga vita alla Confraternita, amiche mie!

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  8. Porca miseria, per la fretta ho dimenticato di firmare.
    dany57

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    1. Aahhahahhahhahahah, cmq ho capito chi eri. Se ti va di scrivermi in privato, qst è la mia mail
      georgejakob@email.it
      e non fatevi domande sul perché l'ho scelta così... è una luuuuuuunga storia! :D

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  9. Belle le mie tesoreeee! Vi lovvooooo

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  10. Non ho mi provato questa nello specifico, ma se vi interessa, potreste provare, magari funziona e risolve il problema del parlare tra noi/voi

    http://www.135.it/creachat.php

    Per il resto grazie millemila di nuovo Chri e complimenti!

    p.s. mi sapete consigliare qualche altra serie del genere adult fantasy!?

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  11. Ciao Reira, abbiamo risolto con la mail, + veloce e sicuro, sai com'è qui siam vecchiette, troppa tecnologia ci fa male. Serie adult fantasy, nello specifico vorresti qualcosa alla 'Zietta'? No perché come dicevamo sopra, non ce n'è per nessuno!
    Però per variare sia genere che target, mi sono appassionata non solo alla Clare e ai suoi Shadowhunters, ma anche a una bellissima serie Young fantasy, un ucronico davvero ben riuscito e ben scritto che è Divergent di Veronica Roth...
    riguardo alle nostre beniamine... a me piace molto la Ione, ma capisco che son gusti! ;)

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  12. Ciao Cristina , nn so come ringraziarti per questa opportunità che dai a tante di noi di poter leggere le tue traduzioni in particolare ''La Confraternita'' che amiamo tanto ho letto tutto in un giorno solo...quindi posterai il 3 ottobre nn vedo l'ora!!! un forte abbraccio Mary!!

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