Lover at Last
3
Il
suono della cocaina che veniva sniffata da un setto nasale deviato fece
stringere ulteriormente la presa sul coltello all'uomo fuori alla porta.
Stronzo.
Che pezzo di stronzo.
La
prima regola di ogni spacciatore di successo era di non usare droghe. I tossici
a cui la vendevi la usavano. I soci di cui avevi bisogno per la loro influenza.
Le puttane che per te battevano la strada. L'amministrazione non la usava. Mai.
La
logica era così sensata, era fondamentale, niente di diverso dal dire andare in
un casinò grande seicentomila metri quadrati, con una fornitura di cibo
sufficiente a sfamare un piccolo paese e dannatissime foglie d'oro ovunque - e
sorprenderti che hai perso tutti i tuoi soldi.
Se
prendere droghe era un'idea tanto figa, perché la gente moriva regolarmente
grazie a quella merda, che distruggeva vite, con cui si finiva in galera?
Idiota.
L'uomo
ruotò la maniglia e spinse. Naturalmente la porta non era chiusa a chiave e,
mentre camminava nella stanza squallida, il tanfo di borotalco lo avrebbe
sopraffatto - se non si fosse abituato all'odore su se stesso.
Qual
nauseabondo pizzicore nel naso era la sola cosa che non apprezzava del
cambiamento. Tutto il resto - la forza, la longevità, la libertà - ci stava. Ma
dannazione, l'odore.
Non
importava quanto profumo usasse, non riusciva a coprirlo.
E
sì, gli mancava fare sesso.
A
parte questo, la Lessening Society era il suo biglietto per il dominio.
Lo
sniffare si fermò e il fore-lesser
alzò lo sguardo dalla rivista People su
cui aveva fatto le piste. Sotto le tracce di cocaina, un tale chiamato Channing
Tatum fissava la macchina fotografica, proprio un gran figo. "Ehi. Che ci
fai qui?"
Quei
luccicanti occhietti strafatti si sforzarono di mettere a fuoco la sua faccia,
il "Capo" sembrava come se avesse fatto un pompino a una ciambella
gigante.
"Ho
qualcosa per te."
"Dall'altra?
Oh, mio Dio, come facevi a saperlo? Me ne sono rimasti solo sessanta grammi e
io -"
Connors,
alias C-Rider, si mosse in fretta, fece tre passi avanti, allargò il braccio e
lo lasciò scivolare in un largo cerchio - che si fermò al lato della testa del Fore-lesser. La lama d'acciaio scese in
profondità, attraverso l'osso sottile della tempia fino ad arrivare alla
materia grigia.
Il
Fore-lesser ebbe una crisi - forse a
causa della ferita... più probabilmente a causa delle ghiandole surrenali che
gli pomparono una quantità di centimetri cubici di adrenalina nel sangue e
quella roba non si mischiava bene con la cocaina. Mentre il piccolo pezzo di
merda cadeva di peso dalla sedia fermandosi sul pavimento, il coltello restò
tra le mani di Connors, che lo ritirò dal cranio con la lama sporca di sangue
nero.
Connors
incontrò lo sguardo sconvolto del suo ex superiore e si sentì elettrizzato
riguardo alla sua promozione. L'Omega in persona gli aveva offerto il lavoro,
senza dubbio riconoscendo, come facevano tutti, che nessuno voleva uno skater
punk idiota a capo di un'organizzazione più grande di una mano di poker.
Sì,
certo, il ragazzo era stato utile nell'accrescere le fila del loro esercito. Ma
quantità non significava qualità e non ci volevano sicuramente l'Esercito, la
Marina, l'Aeronautica o i Marines per capire che la Lessening Society era stata
invasa da delinquenti anarchici e minorenni affetti da sindrome da deficit di
attenzione e iperattività.
Difficile
promuovere ogni tipo di programma con quel tipo di sottoposti - a meno che non
eri uno con una vera preparazione professionale.
Che
poi era il perché l'Omega aveva creato questa situazione.
"Co-co-co-"
"Sei
licenziato, figlio di puttana."
La
parte finale del ritiro forzato arrivò con un'altra pugnalata, questa volta con
la lama giusto al centro del torace. Con un pop!
e una voluta di fumo, il cambio al vertice era completo.
E
Connors era alla testa di ogni cosa.
La
supremazia lo fece sorridere per un istante - fino a che i suoi occhi
osservarono la stanza. Per qualche motivo, pensò allo spot Febreeze, quello
dove incasinano un posto, spruzzano quell'affare come pazzi e poi ci portano
dentro "gente vera, non attori" per annusare il tutto.
Cavolo,
a parte i resti di cibo - che non c'erano in quanto gli assassini non avevano
bisogno di mangiare - ogni cosa combaciava: la muffa sul soffitto, la mobilia
fatiscente, la goccia che continuava a cadere nel lavandino... e specialmente
tutto lo schifo che denotava una dipendenza multi chimica, come siringhe,
cucchiai, e anche una bottiglia di Sprite da due litri nel laboratorio di
metanfetamina in un angolo.
Non
era la stanza del trono. Era una comune casa di consumatori di crack.
Connors
prese il telefono del piccolo pezzo di merda. Il display era rotto e sul dorso
c'era una specie di cerotto appiccicoso. Non era protetto da password così andò
alla sezione messaggi, con tutti quei calci in culo il telefono s'era rotto, i
messaggi tutti un bla, bla, bla di
congratulazioni per la cerimonia d'iniziazione che sarebbe avvenuta quella
sera.
Ma
il Fore-lesser non l'avrebbe vista.
Non è era il suo show.
Connors
non aveva intenzione di rivalersi, comunque. Quegli individui spregevoli dai
nasi marroni stavano solo cercando di sopravvivere e avrebbero succhiato il
cazzo a chiunque pur di continuare a respirare.
Si
aspettava che quelli sulla lista andassero da lui a cercar soldi e voleva che
lo facessero. Le spie avevano il loro ruolo nel grande schema delle cose. E
diamine, c'era del lavoro che andava fatto.
Da
ciò che aveva capito durante il suo fortunatamente breve periodo di calci in
culo, la Lessening Society aveva poche risorse in termini di armi, munizioni e
proprietà. Niente contanti, perché quello che era entrato in cassa dai
furtarelli, se n'era andato su per il naso del piccolo pezzo di merda oppure
nel suo braccio.
Nessuna
lista degli iniziati, nessuna organizzazione delle truppe, niente
addestramento.
C'era
tanto da ricostruire e in fretta -
Uno
spiffero ghiacciato entrò nella stanza e Connors si voltò. L'Omega era arrivato
dal nulla, la sua tonaca bianca scintillante con le ombre nere al di sotto che
sembravano un'illusione ottica.
Il
ribrezzo che attraversò Connors era qualcosa a cui sapeva che si sarebbe dovuto abituare. All'Omega
piaceva sempre intrattenere una relazione speciale col Fore-lesser - e forse questo era il perché si vociferava che
raramente resistessero a lungo
"Mi
sono occupato di lui," disse Connors indicando col mento i segni bruciacchiati
sul pavimento.
"Lo
so," rispose l'Omega, con la voce deformata attraverso l'aria fredda e
fetida.
Fuori,
una raffica di vento soffiò la neve contro le finestre, la crepa su un
davanzale lasciò entrare dentro dei fiocchi. Prima entrarono e poi caddero sul
pavimento in un luccichio, la temperatura sufficientemente bassa grazie alla
presenza del Padrone, non li fece sciogliere.
"È
a casa ora." L'Omega avanzò sull'aria, senza alcun indizio che ci fossero
delle gambe a muoverlo. "E ne sono davvero compiaciuto."
Connors
comandò ai suoi piedi di star fermi. Non c'era nessun posto dove poter correre,
nessuna possibilità di fuga - doveva solo sopravvivere a quello che stava per
succedere.
Almeno
a questo era preparato.
"Ho
delle nuove reclute per te."
L'Omega
si fermò. "Davvero?"
"Un
omaggio, per così dire." O era più come un termine definito a questa
merda. Doveva partire in fretta e aveva pianificato con attenzione che questi
due eventi fossero vicini.
L'Omega,
dopotutto, adorava i suoi gingilli, ma gli piaceva anche la sua Società e ancor
di più l' obiettivo di eliminare vampiri.
"Mi
hai dato un piacere senza fine," sussurrò l'Omega avvicinandosi.
"Credo che andremo molto d'accordo... Mr. C."
Grazie per la traduzione. Vi ho scoperto da poco e trovo che il Vostro blog sia veramente interessante!!!!: Susanna
RispondiEliminaGrazie 1000 Susanna, speri continuerai a seguirci, x questo e altre cose!
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