Recensione Rapture- A novel from the Fallen Angels

TITOLO:

Rapture- A novel from The Fallen Angels

AUTORE:

J.R. Ward

Appena terminata la lettura ed eccovi la recensione di questa nuova avventura. Diciamo subito che gli angeli, anche lo stesso Lassiter della Confraternita, non sono tra i miei esseri sovrannaturali preferiti, però la zietta è brava, così parliamo di questi qui.

Siamo al 4° libro della serie, un po' di cose son successe e la partita per il futuro del genere umano è in pieno svolgimento col risultato Paradiso 2- Inferno 1. Premetto  che l'ironia e il divertimento che c'erano nel primo episodio Io Voglio, non li ho trovati in nessun altro, ma era l'inizio dopotutto, la parte più costruttiva se vogliamo, quindi ci stava, poi i paragoni NON li devo fareeeeeee, altrimenti rischio di spezzettare tutto!

Comunque, il nostro angelo in carica, Jim Heron, si ritrova a svolgere il lavoro orfano del pezzo più importante, ossia Eddie, che bilanciava gli stati d'animo e gli "slanci" dell'altro compagno d'armi, è il caso di dirlo, Adrian.

Quest'ultimo è in grande fase depressiva per la dipartita dell'amico, al punto che è fortemente esposto al potere oscuro del nostro demone in antitesi: Devina.

Questo è in assoluto il personaggio che preferisco :D, un po' perché non parteggio quasi mai per i buoni - ho sempre odiato Topolino preferendo Paperino, oppure Harry Potter scegliendo Ron Wesley - e poi perché è talmente umana in varie sfaccettature da essere la più reale di tutti.

Sì, Jim non è il classico angelo piumato, etereo e pieno di luce, stiamo parlando di Angeli Caduti dopotutto, ma le compulsioni di Devina, come quella di contare ripetutamente i suoi tredici stick di La Rouge per calmare l'ansia, sono infinitamente vicine al nostro essere e la rendono simpatica come una compagna di stanza. Per me almeno, ma credo anche per la Ward, che ha confessato d'essere in parte compulsiva.

Andiamo oltre. Il tutto si svolge come sempre nella città di Caldwell, stessa della Confraternita e nemmeno stavolta mancano i riferimenti, infatti la coprotagonista, Mels Carmichael, ha preso il posto come giornalista lasciato vacante della nostra adorata regina Beth Randall al Caldwell Courier Journal e si ritroverà ad investire con l'auto il protagonista, nientepopodimeno che l'anima da salvare questa volta, ossia Matthias, ex capo dell'organizzazione segreta a cui Jim Heron era affiliato. Altro riferimento è quello in cui Matthias si risveglia al cimitero di Pine Grove, lo stesso dove Manny andava a salutare la nostra Doc Jane, proprio sulla tomba di Heron, unico nome che ricorda in quanto è colpito da amnesia. 

Col solito intreccio cui è nota la nostra Ward, la storia s'inerpica ed estrinseca passando attraverso momenti di grande introspezione emotiva ad altri dove l'azione la fa da padrone. In questo libro Jim Heron è forse ancora più "caduto" del normale come angelo, in quanto proporrà alla nostra demone preferita un affare di cui non vi svelo nulla, ma è stato uno dei pochi momenti davvero inaspettati o quasi, mentre per il resto, a differenza della Confraternita - non avevo detto che non dovevo fare paragoni?-  non ci sono novità particolari, diciamo che un po' mi aspettavo tutto quello che sarebbe successo. E chissà se accetterà o meno la nostra Devina....ma io credo proprio di sì e questo sarà uno dei motivi per cui leggerò senz'altro il seguito. Ottimi scenari e caratterizzazioni, ma, vuoi l'argomento, vuoi   la mia simpatia verso la cattiva, non mi sento di dare un voto molto alto, anche perché rispetto ai primi, è un po' calato di tono. O forse sono solo io che sono talmente entrata nella testa della Ward da prevedere le mosse.....uhm....se così fosse, dovrei pensare davvero di sfruttare la cosa!!! :D

VOTO: